La scheda per le comunali era già votata: bagarre al seggio

di Roberto Salotti
Sulle prime non ha creduto ai suoi occhi: si è ritrovato in mano una scheda per le elezioni comunali, già chiusa, ma quando si è avvicinato alla cabina e ha aperto il foglio si è reso conto che si trattava di una scheda già votata. Un episodio inquietante, se dovesse venire confermato in ogni suo dettaglio, avvenuto attorno alle 14 di oggi (25 maggio) al seggio 2 di Borgo a Mozzano. L’elettore, un uomo di 40 anni, ha formalizzato una denuncia ai carabinieri, chiamati sul posto per accertare quanto fosse accaduto. Il 40enne ha raccontato di aver ricevuto la scheda dal presidente di seggio e che era già chiusa. Quando l’ha dispiegata e ha notato che era stato già barrato il simbolo di uno dei tre i candidati a sindaco del Comune di Borgo a Mozzano, sotto il quale era indicata perfino la preferenza, ha vivacemente protestato davanti agli scrutatori.
Il presidente si è immediatamente scusato, dicendo che si era trattato di un errore. Ascoltato dai carabinieri avrebbe dichiarato di avere consegnato all’elettore senza accorgersene una scheda, già votata, e che era caduta dall’urna. Circostanze che sono comunque ancora da accertare, ma che se dovessero trovare riscontri, inevitabilmente, potrebbero portare a degli sviluppi. Soprattutto nella fase dello scrutinio, che comincerà domani alle 14.
E’ stato così che attorno all’ora di pranzo la tensione al seggio di Borgo centro è salita alle stelle, con i rappresentanti di lista in fibrillazione per quanto veniva denunciato dall’elettore. Un caso che ha richiesto l’intervento dei carabinieri che dopo aver riportato la calma hanno ascoltato le parti. Il 40enne ha voluto formalizzare le sue accuse, dopo essersi fatto consegnare una nuova scheda e aver comunque espresso la sua preferenza. Le attività del seggio, dopo le verifiche dei carabinieri, che avrebbero escluso irregolarità, sono riprese normalmente, senza altri incidenti.
Già la campagna elettorale a Borgo a Mozzano era cominciata all’insegna delle polemiche e della bagarre e più di recente alcuni candidati avevano sollevato dubbi sulla nomina degli scrutatori, tra cui figurerebbero parenti e amici di esponenti della maggioranza uscente.