Inchiesta sull’urbanistica, non luogo a procedere per Tani

Il fatto non sussiste. E’ con questa motivazione che il giudice per le udienze preliminari, Marcella Spada Ricci, ha deciso il non luogo a procedere nei confronti del dirigente comunale Maurizio Tani, indagato con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico, nell’ambito di una inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Fabio Origlio e nella quale è coinvolto anche un altro dirigente comunale, Mauro Di Bugno, il quale però, attraverso il suo avvocato Lodovica Giorgi, ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato – il processo è già fissato al prossimo 3 luglio. In particolare, la procura contestava al dirigente comunale di aver indotto in errore il consiglio comunale, nel gennaio del 2011, nell’adozione della variante di minima entità al piano strutturale e nella adozione della variante straordinaria al regolamento urbanistico di “salvaguardia” del piano strutturale, inserendo alcune modifiche tra le norme approvate che però non risultavano contenute negli emendamenti licenziati dal consiglio stesso sull’argomento (Leggi l’articolo).
Questa mattina (10 giugno) Tani, difeso dagli avvocati Marzaduri e Di Bugno, è stato “prosciolto” da tutte le accuse perché il giudice ha ritenuto che il fatto non sussiste. L’nchiesta, nella quale è coinvolto anche l’altro dirigente, era scattata dopo un esposto presentato dal consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angeli, e da un altro firmato dalla consigliera pentastellata Daniela Rosellini.
A Di Bugno la procura contesta, invece, una presunta falsa attestazione di conformità al regolamento urbanistico del progetto di riqualificazione denominato Nuovo Anfiteatro di Piazzale Verdi, perché – sostengono gli inquirenti, sarebbe stato in contrasto con il master plan delle Mura urbane (Leggi).