Case a luci rosse e incontri, stroncato un giro di squillo

Gli incontri a luci rosse si consumavano in anonimi appartamenti tra Altopascio, Pisa e Bari. I clienti delle squillo venivano contattati sul web, attraverso annunci apparsi su siti dedicati, nei quali giovani donne sudamericane offrivano le loro prestazioni sessuali a partire da 100 euro. Donne che venivano reclutate in Brasile, Ecuador e nella Repubblica Dominicana e poi fatte arrivare in Italia e sfruttate. La banda controllava da vicino le ragazze, con continue visite e passaggi nei pressi degli appartamenti trasformati in case di incontri a luci rosse. Dopo aver concordato l’appuntamento, la prostituta – hanno ricostruito i carabinieri – se aveva qualche sospetto chiamava al cellulare il suo “bodyguard”, invitandolo a contattarla con uno squillo all’orario stabilito per l’appuntamento. Se la prostituta non rispondeva, scattava l’irruzione.
Sei le ordinanze di obbligo di dimora notificate dai carabinieri ad altrettante persone, ritenute parte della banda. I militari del nucleo investigativo di Pisa, che indagano dallo scorso agosto, sarebbero giunti a loro dall’esame dei telefoni cellulari apparsi sugli annunci erotici pubblicati sul web.
I provvedimenti sono stati emessi a carico di Giuseppe Marsico, 56 anni, originario di Bari e Donatella Montereale, 64 anni, e nei confronti di quattro sudamericani: le brasiliane Divina Dos Santos, 44 anni, residente ad Altopascio, ma attualmente in patria, e Laurany Maria Da Silva, 56 anni, residente ad Altopascio, Ingrid Tamara Cedeno Rivera, 29 anni, residente a Pisa come Gregori Herrera, di 26 anni.
La banda, secondo i carabinieri, si occupava di ogni minimo dettaglio. Non soltanto della scelta delle ragazze da far prostituire ma anche del loro tariffario, che partiva da un minimo di 100 euro e al quale tutte erano costrette ad attenersi, ma si erano dotati di svariate utenze telefoniche, utilizzate per gli annunci e per contattare i clienti.
Le investigazioni, avviate nell’agosto 2013, hanno preso spunto da verifiche effettuate su alcuni annunci apparsi su alcuni siti dedicati agli incontri, nei quali si offrivano prestazioni sessuali a pagamento con giovani donne sudamericane, che presentavano singolari ricorrenze di alcune ragazze, e delle utenze a loro associate, da poter contattare nelle province di Pisa, Lucca e Bari. Dall’analisi delle utenze è emerso un collegamento ad altre utenze, poi risultate in uso agli indagati, che, messe sotto controllo, hanno permesso di ricostruire l’illecita attività esercitata.
VIDEO – Il servizio su DìLucca
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