Il marito la perseguita perché vive come una occidentale

Ha iniziato a rendere la vita della moglie, di 15 anni più giovane di lui, quando lei ha cominciato ad emanciparsi e ad esigere più rispetto dal marito. Ma a provocare l’escalation è stata la richiesta di separazione avanzata dalla donna nei confronti del marito, un 62enne di origini algerine che lavorava in Italia da diverso tempo. Lui, contrario al concetto di parità fra uomo e donna, sostengono gli inquirenti, anche se ha di fatto firmato la separazione, non è mai riuscito a mandare giù la fine del loro rapporto, ma soprattutto il fatto che la sua ex moglie, anche lei algerina, conducesse una vita come le donne occidentali. Così ha iniziato a tempestarla di sms e telefonate minacciose, arrivando perfino a seguirla nei suoi spostamenti e costringendola di fatto a cambiare casa e lasciare la Mediavalle dove all’inizio aveva convissuto con il marito.
Esasperata, si è rivolta così alla polizia, attraverso una associazione che si occupa di maltrattamenti sulle donne. Il racconto della donna è stato confermato dagli accertamenti della squadra mobile di Virgilio Russo e il marito è stato ammonito dal questore Claudio Cracovia come prevede la legge anti stalking.
Per qualche tempo il 62enne ha cessato di perseguitarla ma poi, fatto rientro in Algeria, ha proseguito a scriverle messaggi e a telefonarle minacciandola, concludendo spesso le conversazioni con W l’Algeria, lasciando chiaramente intendere che non approvava lo stile di vita assunto dalla donna che si era totalmente integrata nella sua nuova realtà. Alla fine è stata lei stessa a tornare in questura e a spiegare cosa stava accadendo. L’ex marito è stato quindi denunciato con l’accusa di atti persecutori.