E’ caccia al rapinatore seriale delle banche

27 giugno 2014 | 08:10
Share0
E’ caccia al rapinatore seriale delle banche

di Roberto Salotti
“Scusi, signorina. Può darmi i soldi della cassaforte? La prego, mi chiami il direttore”. Una cortesia decisamente inattesa da un rapinatore. Eppure è quello che il bandito ha detto alla cassiera della Crl di San Leonardo in Treponzio, impugnando una pistola. E’ andato a vuoto miseramente l’ultimo raid di un rapinatore seriale che in poche ore ha assaltato quattro banche della Piana di Lucca. Per gli investigatori il bandito è lo stesso e ha agito da solo. Un uomo di mezza età, probabilmente del posto: indossa una maschera da Carnevale e parla un italiano senza particolari inflessioni. Con una pistola giocattolo ha iniziato a colpire attorno alle 10 di questa mattina (27 giugno): il primo obiettivo è stata la filiale della Cassa di Risparmio di Lucca a Lappato, da cui il bandito si è allontanato con appena 200 euro di bottino. Tuta da lavoro e un modo di fare poco deciso, a suo modo “cortese”, è fuggito a piedi e poi è salito a bordo di uno scooter per raggiungere, poco dopo Porcari, dove in via Romana si è presentato, verso le 11, alla filiale della Banca del Monte di Lucca – rapinata appena un mese fa, la mattina del 22 maggio scorso – chiedendo i soldi ad un cassiere che però è riuscito a metterlo in fuga.

C’è voluto poco per dissuadere il rapinatore – sicuramente, sospettano gli inquirenti, non un professionista di mestiere ma un individuo che agisce forse spinto dalla disperazione – e farlo allontanare. Lui però non si deve essere dato per vinto, visto che in meno di un’ora, attorno alle 12 ha tentato un terzo assalto alla filiale dell’Unicredit di Altopascio. Stesso copione: corsa alla cassa, pistola in pugno: ma i dipendenti, anche in questo caso, non se la sono bevuta e, dopo aver negato i soldi all’improvvisato rapinatore, lo hanno messo in fuga. Poco dopo le 13 un’altra tentata rapina alla filiale della Cassa di Risparmio di Lucca a San Leonardo in Treponzio.
Quattro raid in serie, tutti eseguiti con la stessa modalità. Ed è questo che fa pensare ai carabinieri che ad agire sia stata la stessa persona. Non solo: dalle testimonianze raccolte dagli investigatori sul posto, sembra che l’abbigliamento del rapinatore coincida con quello del primo raid messo a segno alla filiale della Crl di Lappato. Il sospetto è che si tratti della stessa persona che mercoledì mattina (25 giugno) ha tentato una rapina alla Unicredit di viale Pacini a Lucca (Leggi). Anche in questo caso il bandito indossava una maschera di carnevale, che è stata riconosciuta dalla commessa come quella indossata dal malvivente che il 24 marzo scorso, allo stesso orario – circa le 10,30 del mattino – aveva rapinato la filiale, portando via circa 6mila euro. La cassiera lo aveva chiuso fuori dalla banca e il rapinatore aveva tolto il disturbo, fuggendo a piedi. Ma gli inquirenti cercano anche analogie con la rapina di ieri al supermercato Dico di Porcari (Leggi) e non escludono che possa trattarsi della stessa persona che stamani ha “visitato” le tre banche della Piana di Lucca.
Il primo raid scatta attorno alle 10, alla Crl di Lucca: lo stesso orario, tra l’altro, degli ultimi colpi messi a segno nella banca, il 19 settembre scorso (Leggi) e, ancora prima, il 21 giugno di un anno fa (Leggi). Il rapinatore è entrato in filiale trovando i dipendenti alle casse. Una di loro è stata minacciata con la pistola e costretta a consegnare i soldi: il rapinatore si è dovuto accontentare di circa 200 euro, fuggendo a piedi. Sul posto, non appena ricevuto l’allarme, sono piombati i carabinieri della stazione di Lammari che hanno iniziato le indagini del caso mentre nella Piana scattava la caccia al malvivente. Nemmeno un’ora dopo, attorno alle 11, il bandito si presenta alla sede della Banca del Monte di Lucca di Porcari – assaltata un mese fa (Leggi) – e con la pistola minaccia un cassiere. Il bancario si accorge che la pistola è un giocattolo, così si rifiuta di consegnare il denaro. Il maldestro rapinatore si allontana così a mani vuote. Non passa nemmeno un’ora che è di nuovo in azione all’Unicredit di Altopascio ma viene nuovamente messo in fuga. Da qui poi si sposta a San Leonardo in Trepozio, dove fallisce il suo ennesimo colpo. Il rapinatore entra travisato da una maschera e si rivolge alla cassiera alla quale mostra anche la pistola: “Mi scusi, mi dia i soldi della cassaforte”, le ha detto. La donna, senza agitarsi troppo, ha tentato di spiegare che l’apertura della cassa è temporizzata. E’ stato allora che il bandito se ne è uscito con una frase che ha spiazzato tutti: “Allora – ha detto -, mi chiami il direttore”. Una scena che ha dell’incredibile, avvenuta attorno alle 13 di oggi nella filiale. Quando il direttore si è avvicinato, confermando che quello che gli aveva detto la commessa era vero, il rapinatore mascherato ha alzato le spalle. “Allora, apritemi e fatemi uscire”. Poi lo hanno visto allontanarsi a bordo di un motorino.
Le ricerche del malvivente sono proseguite per tutta la giornata. Intanto i carabinieri hanno ascoltato i testimoni e acquisito, dove possibile, le immagini delle telecamere a circuito chiuso delle banche assaltate, per raccogliere elementi utili per le indagini.