Ritrovato il collare rubato ai balestrieri

19 luglio 2014 | 10:33
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Ritrovato il collare rubato ai balestrieri
Ritrovato il collare rubato ai balestrieri
Ritrovato il collare rubato ai balestrieri

La Compagnia dei Balestrieri di Lucca può tirare un sospiro di sollievo. Dopo alcuni giorni di ansia, è stato ritrovato il collare d’argento che viene assegnato ogni anno al vincitore del Palio della Balestra. L’opera dell’argentiere lucchese Cesare Giovacchini è tornata in possesso della compagnia, dopo che era sparita tra le 19 e le 20 di martedì sera (15 luglio), poco prima del via alla storica competizione (Leggi l’articolo). Era stata trafugata da una sala, concessa dal Comune, per le operazioni logistiche di allestimento di piazzale Arrigoni, dove si è svolta la tenzone, nella casermetta di San Colombano.

Ieri il parroco di Marlia, don Fulvio Calloni, l’ha ritrovata all’interno della scatola rossa dove era stata riposta dagli organizzatori del Palio, sul muretto dei fossi, a pochi metri dal luogo della sua “misteriosa” sparizione. Il sacerdote, non rendendosi conto sulle prime di quello che aveva ritrovato, lo ha consegnato in caserma ai carabinieri di Ponte a Moriano, che poi lo hanno trasferito al comando provinciale, per la restituzione ai legittimi proprietari. Si è chiuso così in breve un triste capitolo per la Compagnia dei Balestrieri.
Il gioiello, del valore di circa 4.500 euro, donato alla Compagnia dalla famiglia dell’argentiere lucchese in ricordo del socio scomparso Danilo Corsi, ha un altissimo valore simbolico. Negli intarsi in argento con innesti in oro rappresenta, oltre al Volto Santo, i simboli dei terzieri in cui è suddivisa la città. A denunciarne il furto è stato il vicario della Compagnia, Massimo Baldocchi, che all’indomani della scomparsa del collare, si è presentato alla caserma dei carabinieri di Lucca. Il furto, secondo gli investigatori, è stato messo a segno tra le 19 e le 20 di martedì sera. A portarlo alla casermetta era stato lo stesso Baldocchi che poi si era allontanato per andare a cena. Nel frattempo però altri soci hanno proseguito l’organizzazione della serata e dalla casermetta a piazzale Arrigoni c’è stato un discreto via vai. Qualcuno deve essersi impossessato del gioiello, approfittando della confusione. Ma poi se ne è liberato, per motivi non ancora chiari, lasciandolo lungo i fossi. Qui ieri lo ha trovato per caso il parroco di Marlia che dopo essersi recato in Curia ha notato la scatola rossa su un muretto. L’ha aperta e si è reso conto del valore del gioiello e per evitare che finisse nelle mani sbagliate e in modo che potesse essere restituito ai legittimi proprietari lo ha consegnato ai militari di Ponte a Moriano.

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