Rubano le elemosine in chiesa ma finiscono in manette

24 luglio 2014 | 10:58
Share0
Rubano le elemosine in chiesa ma finiscono in manette

Utilizzavano un sistema ormai “collaudato” per rubare i soldi delle elemosine dalle cassettine delle chiese. Con una forcina di fil di ferro con all’estremità dell’adesivo o con un metro riuscivano a “catturare” le monete delle offerte votive, senza lasciare alcun segno. E’ quello che è accaduto ieri (23 luglio) alla chiesa di San Jacopo in via Lombarda a Lammari, dove i due presunti ladri “sacrileghi” sono finiti in manette, bloccati all’uscita da una pattuglia dei carabinieri. In manette è finita una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, David Sarti, 46 anni di San Vito, già arrestato nel marzo e nel maggio di un anno fa con l’accusa di furto. Insieme a lui è finito nei guai anche Giulio Carrara, 44 anni, di Lammari. 

A dare l’allarme è stato un passante che attorno alle 13,20 ha notato i due introdursi con fare sospetto all’interno della chiesa, che di recente era già stata presa di mira da ladri di elemosine. Quando i carabinieri di Lammari sono arrivati, hanno bloccato i due all’esterno e li hanno perquisiti. Addosso avevano il kit per lo scasso: adesivi, fil di ferro e un metro con il quale, secondo l’accusa, erano riusciti a trafugare circa 50 euro dalle cassette delle offerte. Il parroco, don Giovanni Romano, è stato subito avvisato dagli investigatori che hanno formalizzato la denuncia, facendo scattare per entrambi l’arresto.
Comparsi questa mattina di fronte al giudice per l’udienza con rito direttissimo sono stati messi agli arresti domiciliari. Giulio Carrara è stato condannato a 6 mesi, mentre David Sarti a otto mesi. Quest’ultimo era finito in manette nel marzo del 2013 dopo essere stato trovato insieme ad una  donna, anche lei arrestata, a bordo di una Fiat Punto rubata a Viareggio. Qualche mese dopo, il 14 maggio, era stato arrestato di nuovo per furto in concorso all’ospedale di Lucca.

{youtube}MJHmbiv6XPY{/youtube}