Il dramma davanti agli occhi della gente: è stato orribile



Ha sentito un rumore forte, sempre più vicino. Per qualche istante non è riuscito a rendersi conto di cosa fosse. Poi ha alzato gli occhi al cielo e ha visto. “Quelle immagini resteranno scolpite per sempre dentro di me”. Giampiero Tucci, pensionato, è ancora sconvolto. Stava lavorando nell’orto vicino al campo incolto di via dell’aeroporto, dove è precipitato stamani l’aliante di cui sono morti i due occupanti (L’articolo). “Ho guardato in alto, ho visto l’aliante che si avvicinava e perdeva quota – racconta -: ho visto uno dei due precipitare come se fosse un sasso a qualche metro di distanza, poi un altro è riuscito ad azionare il paracadute, ma si è aperto soltanto in parte. Anche lui è caduto a terra. Sono accorso, pensavo di poterli soccorrere. Invece ho trovato una scena terribile e non ho potuto fare nulla”.
A poche centinaia di metri, nei pressi del polo culturale di Artemisia, accorrono tanti abitanti del paese. Molti di loro hanno sentito un boato, c’è chi ha visto l’ala precipitare, chi il velivolo cadere. Tutti sono sconvolti. Tra di loro c’è anche uno dei primi testimoni che è giunto sul posto. Si chiama Roberto Citti e vive in via del Casalino. “Ero nella corte fuori casa – racconta – e ho guardato in cielo perché all’improvviso ho sentito un rumore, come un fruscio continuo. E’ stato allora che ho visto l’aliante e un’ala spezzata che cadeva. Ho gridato a mia moglie quello che stava accadendo e le ho chiesto di chiamare il 118 mentre mi sono avvicinato al luogo dell’impatto. L’aliante non riusciva a riprendere quota. Poi ho visto uno degli occupanti cercare di aprire il paracadute, ma non ce l’ha fatta, era come se fosse avvitato su se stesso. Poi non ho visto più nulla, ma ho sentito un rumore fortissimo, come di un boato”. Era l’ultraleggero che si schiantava a pochi passi. “I soccorsi sono stati molto veloci – racconta ancora – ma non c’è stato niente da fare”. “E’ stato tremendo – racconta una donna che vive nelle vicinanze -: ero in casa, ma ho sentito un botto fortissimo. Sono uscita fuori e ho visto gente che correva verso il campo e poi le sirene delle ambulanze”. La tragedia si era appena consumata.