L’allarme dalla torre di controllo: “Stanno precipitando”

10 agosto 2014 | 13:54
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L’allarme dalla torre di controllo: “Stanno precipitando”
L’allarme dalla torre di controllo: “Stanno precipitando”
L’allarme dalla torre di controllo: “Stanno precipitando”

11,22. E’ questo l’orario di decollo dell’aliante che stamani (10 agosto) si è schiantato in un campo di via dell’aeroporto a Tassignano, registrato dalla torre di controllo (Leggi). Leonardo Ambrogetti, istruttore di volo, è alla guida. Con lui c’è l’allievo Stefano Boschi. La prima fase di volo procede senza problemi, con il traino (questi velivoli, non essendo dotati di motore hanno bisogno di essere condotti in quota). Quando sono state raggiunte le condizioni ottimali di volo, il traino si sgancia e ne dà comunicazione alla torre di controllo che dà il via libera al rientro in aeroporto. Istruttore e allievo continuano il volo. Che dura però ancora qualche altro minuto. Già nei pressi della chiesa di Tassignano l’ala sinistra si stacca per un cedimento.

Dal velivolo nessun allarme o richiesta di soccorso raggiunge la torre di controllo. Sono minuti troppo concitati. L’istruttore tenta una ultima manovra estrema di atterraggio. Individua un campo in via dell’aeroporto. A qualche metro da qui, sia lui che l’allievo, tentano di mettersi in salvo con il paracadute. Stefano Boschi, però, non ce la fa ad aprirlo. Viene scaraventato a qualche metro di distanza, mentre l’istruttore riesce ad azionarlo. Ma la distanza da terra ormai è troppo bassa: si apre soltanto il “pilotino” e lui si schianta a terra. “All’improvviso sentiamo gridare all’esterno dell’aeroporto e poi arriva l’allarme dalla torre di controllo”, racconta Marco Acampora che fa parte del servizio antincendio e soccorso dell’aeroporto di Tassignano. “L’operatrice ci ha avvisato che un ultraleggero stava precipitando indicandoci la zona. Siamo partiti senza attendere e siamo riusciti ad individuare il luogo dell’impatto in breve tempo. Ma era troppo tardi. Abbiamo trovato il primo cadavere, quello dell’istruttore, a pochi metri dall’aliante. Ci è stato detto che c’era a bordo un’altra persona. Pensavamo che fosse finita sui binari della stazione, che costeggiano il campo dove è avvenuta la disgrazia ma lo abbiamo trovato poco dopo, ormai privo di vita, ad una trentina di metri”.
Una tragedia che qui tocca veramente tutti. Tanto che in mattinata si precipita anche il presidente del cda dell’Aeroporto, Eugenio Baronti. Prima raggiunge il luogo dell’incidente e poi l’aerostazione, dove si informa su quanto accaduto. “Voglio assolutamente esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle persone coinvolte in questo drammatico incidente. I soccorsi sono stati tempestivi ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Fra l’altro – aggiunge – questa disgrazia avviene nell’ultimo giorno di apertura dell’aeroporto prima della pausa estiva di una settimana. Sono profondamente addolorato per questa disgrazia”.