





di Roberto Salotti
Dalla torre di controllo danno l’allarme qualche minuto prima delle 11,40. L’operatrice aziona le sirene e allerta il servizio di soccorso dell’aeroporto di Tassignano. Sono istanti concitati, l’operatrice grida alla radio: “Un aliante sta precipitando, l’ala si è spezzata”. Ma è già troppo tardi. La tragedia si consuma in pochi secondi. A qualche centinaio di metri, in via dell’Aeroporto, a pochi passi dal polo culturale Artemisia, il velivolo dell’aero club volo velistico toscano si è schiantato in un campo. L’istruttore di volo acrobatico, il campione italiano Leonardo Ambrogetti, 55 anni, imprenditore di Firenze, socio dell’aero club volovelistico Mugello, ha tentato invano di mettersi in salvo con il paracadute: si è aperto soltanto il pilotino e l’istruttore è piombato a qualche metro dal luogo dell’impatto al suolo. E’ morto sul colpo anche l’allievo, Stefano Boschi, ingegnere informatico di 34 anni, residente a Pratovecchio, in provincia di Arezzo. Appassionato del volo, era socio del club volovelisti toscano, di cui era revisore dei conti. E’ stato sbalzato ad una trentina di metri forse mentre cercava, invano, di aprire il paracadute.
Un drammatico volo, durato meno di venti minuti. Allievo e istruttore partono alle 11,22, come da registro alla torre di volo, dall’aeroporto di Tassignano, agganciati al traino. Tutto è andato bene per i primi minuti, fino allo sgancio. Poi, più nessuna comunicazione. Dall’aliante non arriva alcuna richiesta di soccorso, ma poco dopo la barista dell’aeroporto esce gridando. Ha visto un’ala precipitare e avverte la torre di controllo. L’operatrice si è già resa conto di quello che sta accadendo e vede l’ultraleggero precipitare. Sul posto, arrivano per primi gli uomini della squadra antincendio e soccorso dell’aeroporto. Tra di loro c’è Marco Acampora. Il primo ad avvicinarsi all’aliante distrutto nell’impatto con il terreno. Trova subito il cadavere di Leonardo Ambrogetti (nella foto), ma in quell’istante accorre un contadino, Giampiero Tucci, che era al lavoro nel campo vicino. Sotto choc grida di cercare: “Erano in due, c’era un’altra persona a bordo”. Le drammatiche ricerche durano soltanto pochi minuti. Ad una trentina di metri, nell’erba alta vicino ad un fossato, c’è anche il corpo ormai senza vita dell’allievo Stefano Boschi. L’allarme al 118 viene dato sia dai primi soccorritori che da alcuni abitanti della zona, che terrorizzati assistono da lontano alla tragedia e vedono nel suo ultimo drammatico volo l’aliante, un Grob G103 Twin Agro modello I-IVVO di proprietà della Volo Velistico Toscano. Accorrono ambulanza e automedica, insieme ai vigili del fuoco ma non c’è più nulla da fare per salvare la vita ai due appassionati di volo acrobatico.
La dinamica del drammatico incidente – il primo dopo quasi 20 anni -, è al vaglio dei carabinieri del norm, condotti dal capitano Lorenzo Angioni e da quelli della stazione di Capannori. Secondo il sostituto procuratore Salvatore Giannino, a provocare la caduta dell’aliante sarebbe stato un cedimento strutturale durante il volo. Cosa lo abbia provocato sarà una perizia, già disposta dal magistrato, sul velivolo recuperato e sequestrato a Tassignano. Intanto, l’agenzia nazionale della sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta e ha inviato un ispettore per collaborare all’inchiesta della magistratura, che a sua volta ha aperto un fascicolo sul caso (Leggi l’articolo). Il magistrato ha disposto inoltre l’autopsia sull’istruttore che era al comando dell’aliante per chiarire cosa possa aver provocato l’incidente, se un malore o altro. Su entrambi i cadaveri sono stati poi disposti gli esami tossicologici, come atto dovuto in casi come questo. Ma l’ipotesi dell’imperizia sembra convincere poco gli investigatori, anche perché Ambrogetti era un pilota molto esperto, campione assoluto di volo acrobatico nel 2006 e nel 2007. La pista di un cedimento strutturale è quella più accreditata, come spiega anche il sostituto procuratore Giannino. L’ala sinistra del velivolo si è spezzata ed è caduta nei pressi della chiesa di Tassignano: recuperata da carabinieri e vigili del fuoco sarà anche essa oggetto della perizia.
Il cedimento in volo. La dinamica di quanto accaduto sembra tuttavia chiara. Resta da capire cosa abbia provocato il cedimento dell’ala, se usura oppure una manovra errata, un “cablaggio” del volo azzardato che possa aver eventualmente provocato il distacco dell’ala. Tutte ipotesi che dovranno verificare gli inquirenti. Potrebbero aiutare anche i racconti di alcuni testimoni oculari.
Le testimonianze. Tra questi c’è Romano Citti, che vive in via del Casalino a Tassignano e che ha visto l’ala staccarsi dall’ultraleggero, che poi è precipitato: “Ero fuori casa, nella corte, quando ho alzato gli occhi al cielo – racconta ancora sconvolto -. Ho sentito un rumore strano, come un fruscìo continuo ma molto forte. Ho guardato in alto e ho visto precipitare l’ala del deltaplano, poi ho visto l’ultraleggero che stava perdendo quota. Mi sono avvicinato dicendo a mia moglie di chiamare il 118. Poi ho sentito un boato, come un’esplosione”.
L’ARTICOLO – Il racconto choc dei testimoni
La stessa che ha sorpreso nell’orto Giampiero Tucci: “Stavo riparando la pompa dell’acqua – racconta – quando all’improvviso ho sentito un rumore sempre più vicino. Ho visto l’aliante precipitare e uno dei due all’interno lanciarsi con il paracadute che però non si è aperto. E’ stato terribile quando mi sono avvicinato: erano tutti morti. Ma ho visto soltanto uno dei due, quello più vicino all’aliante. E’ stato tremendo, una cosa che non dimenticherò più”.
Un tragico volo durato 20 minuti. Gli investigatori hanno acquisito in giornata anche gli orari dei voli dall’aeroporto di Tassignano. Secondo le registrazioni, il velivolo dell’aeroclub volo veristico toscano, è partito alle 11,22 dall’aerostazione. A bordo c’erano l’istruttore Leonardo Ambrogetti, che da tempo tiene i corsi a Tassignano e collabora con l’aero club volovelistico toscano, e l’allievo Stefano Boschi. Dopo la partenza con il traino, tutto è andato liscio per alcuni minuti. Quando il libratore ha preso quota il traino si è sganciato, dandone comunicazione alla torre di controllo che ha dato il via libera. Non sono passati nemmeno venti minuti quando scatta l’allarme. L’operatrice di turno nota il velivolo in avaria in fase di precipitazione. Scattano le sirene, è allarme rosso (Leggi l’articolo). La squadra di soccorso dell’aeroporto parte verso il centro di Tassignano, seguendo le indicazioni della torre di controllo. In pochi minuti raggiunge il luogo dell’incidente. La notizia si diffonde in breve in tutto il paese e all’aeroporto dove gli amici del club volovelistico sono sconvolti. Hanno perso un istruttore e un socio in una sola volta, in un incidente il cui ricordo difficilmente si cancellerà dalla memoria di molti.
FOTO – Il drammatico incidente a Tassignano
I video dalla zona di Tassignano
{youtube}l5Gz0hn4rnM{/youtube}
{youtube}RY51j52As5k{/youtube}