Schianto dell’aliante, perizie per chiarire la dinamica

11 agosto 2014 | 13:08
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Schianto dell’aliante, perizie per chiarire la dinamica

Due inchieste per chiarire la dinamica dell’incidente dell’aliante a Tassignano, dove sono morti l’istruttore di volo, Leonardo Ambrogetti, imprenditore di 55 anni di Firenze e campione di volo acrobatico, e l’allievo Stefano Boschi, ingegnere informatico di 34 anni di Pratovecchio, che soltanto due anni fa aveva ottenuto il brevetto di volo (Articolo, foto e video). Indagano sia la procura della Repubblica di Lucca che l’agenzia nazionale della sicurezza del volo, che ha inviato un proprio ispettore giunto questa mattina (11 agosto) in città. Nel mirino degli inquirenti ci sono le cause che hanno provocato il cedimento dell’ala sinistra dell’aliante utilizzato dall’aeroclub volovelistico toscano per i corsi all’aeroporto di Tassignano. Il sostituto procuratore Salvatore Giannino ha già disposto una perizia sui resti del velivolo e l’autopsia sull’istruttore che era al comando del libratore, mentre l’agenzia nazionale si occuperà di accertare le cause che possono aver provocato lo spezzamento dell’ala nella fase di volo.

Intanto, già ieri, i carabinieri hanno acquisito la documentazione relativa al velivolo, un Grob G103 Twin III Acro marche I-IVVO, compresi gli orari di decollo e quelli degli ultimi voli effettuato con l’aliante. Le inchieste mirano ad accertare se alla base dell’incidente possa esserci stata una avaria o se piuttosto il distacco dell’ala sia stato provocato da una manovra errata. Tutte ipotesi ancora al vaglio, ma nel frattempo si aggiungono particolari alla ricostruzione della dinamica del terribile incidente.
L’orario di decollo dall’aeroporto di Tassignano è confermato: 11,22. Circa 15 minuti prima l’aliante era già stato in volo. A bordo c’era lo stesso istruttore, Leonardo Ambrogetti, con un altro allievo. Gli investigatori ieri lo hanno ascoltato per capire se fossero emerse o meno delle problematiche durante l’esercitazione. Nessuna anomalia tuttavia era stata segnalata, tanto che Ambrogetti si è rimesso in volo 15 minuti dopo con l’allievo Stefano Boschi. Quello che sembra certo, stando anche alle registrazioni della torre di controllo dell’aeroporto, è che il traino si è sganciato quando il velivolo ha raggiunto quota circa mille metri di altezza. Al vaglio ci sono anche alcune testimonianze di persone che hanno assistito all’incidente che raccontano di aver visto l’aliante riprendere all’improvviso quota dopo una fase in discesa e di aver notato poi spezzarsi l’ala. Serviranno comunque indagini accurate per stabilire con gli elementi in possesso degli inquirenti l’esatta dinamica dei fatti. Un’altra conferma riguarda anche l’estremo tentativo dei due occupanti di mettersi in salvo con il paracadute. Soltanto l’allievo ce l’avrebbe fatta ad azionarlo, ma si è aperto soltanto il “pilotino”. Per questo è precipitato rovinosamente a pochi metri dal velivolo mentre l’istruttore è stato ritrovato più distante.
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