
Ha riportato alcune contusioni, fortunatamente giudicate guaribili in soli tre giorni, la commessa “coraggio” che ieri pomeriggio (28 agosto) si è messa all’inseguimento di due ladri di biciclette insieme agli agenti della squadra mobile di Lucca che in borghese stavano controllando il centro storico della città (Leggi l’articolo). La giovane, di 26 anni, che lavora in un negozio di piazza 20 settembre, dove era stata rubata una bici del valore di circa 1.500 euro ad un suo cliente, ha rincorso uno dei due malviventi riapparso in città ma è stata gettata a terra. E’ stato braccato dagli agenti che erano all’inseguimento con lei.
Manuel Auriemma, 19 anni, di Sant’Anna, già noto alla polizia per essere stato arrestato nell’ambito dell’operazione Giovani Locuste, che aveva portato a sgominare una banda di ragazzini dedita ai furti negli esercizi commerciali, è finito di nuovo in manette con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Non è stato infatti facile bloccarlo, perché perfino in manette, di fronte agli occhi di decine di persone che si erano radunate in piazza Napoleone, è saltato sul cofano della volante e, una volta bloccato e messo all’interno, ha sputato contro il vetro dell’auto, insultando gli agenti. Il suo complice che alla vista degli agenti si era dato alla fuga a piedi, è stato bloccato poco dopo. E’ stato anche lui arrestato con l’accusa di furto aggravato e di resistenza a pubblico ufficiale, in concorso con l’altro giovane: si tratta di Romino Vellku, 22 anni, albanese.
La dinamica dei fatti accaduti ieri pomeriggio attorno alle 16 in centro storico sono ormai chiari per gli investigatori, diretti da Virgilio Russo. Attorno a quell’ora, la commessa di un negozio di piazza 20 settembre nota due persone rubare la bici di un cliente che era appena entrato. Inizialmente entrambi cercano di acciuffare i ladruncoli che però riescono a dileguarsi. Intanto è scattato l’allarme: la commessa spiega a due agenti in borghese che erano in città cosa stava accadendo e iniziano le ricerche in tutto il centro storico. Intanto al centralino del 113 arriva una valanga di telefonate: 11 in un solo minuto. Sono i passanti e i turisti che hanno assistito alla scena e chiedono l’intervento della polizia. Poco dopo è la stessa commessa ad avvistare di nuovo i due: sono nei pressi di via Vittorio Veneto, in sella ad un’altra bicicletta. Alla guida c’è Manuel Auriemma, mentre l’altro siede sulla canna. Scatta subito l’inseguimento: agenti e commessa corrono verso di loro. Il complice di Auriemma fugge a piedi, mentre la donna raggiunge il ladro e gli si mette davanti. Lui la spintona ancora in sella alla bicicletta e la fa cadere a terra. Ma gli agenti lo bloccano. Lui inizia a reagire, è incontenibile. Anche con le manette, salta sopra la volante nel frattempo intervenuta in città. Arriva anche un ispettore fuori servizio a dare aiuto agli agenti che intanto bloccano anche l’altro. Portati in questura e messi alle strette hanno rivelato loro stessi il luogo dove avevano nascosto la bicicletta rubata, una baracca del campo nomadi di via delle Tagliate dove vive un rumeno che però è all’estero. Il sospetto degli investigatori è che qui la bicicletta sarebbe stata poi riverniciata e forse rivenduta, come accade in molti casi simili. Entrambi gli arrestati sono comparsi questa mattina di fronte al giudice per essere processati con il rito direttissimo. Manuel Auriemma ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi, mentre Romino Vellku, che ha chiesto i termini a difesa, è stato collocato agli arresti domiciliari in attesa del processo.
rob. sal.
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