


di Roberto Salotti
La brutale aggressione era scattata dieci minuti prima del fischio che ha segnato la fine della partita di Terza Categoria. Un giovane tifoso del Pontecosi, Matteo Augello, 19 anni, di Antraccoli, era stato sorpreso alle spalle aggredito da un gruppo di quarantenni, arrivati all’impianto sportivo di San Quirico di Moriano, come supporter di un loro amico in campo per il Ponte a Moriano. Uno di loro si era tolto la cintura e dopo essersela arrotolata al pugno aveva colpito il ragazzo alla mascella fracassandogliela. Per quell’episodio, avvenuto lo scorso 26 aprile (Leggi l’articolo), e costato un delicato intervento alla giovane vittima e una prognosi di circa 58 giorni, è stato arrestato Jionny Casali, 43 anni, originario di Voghera ma residente a Saltocchio.
E’ stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore Aldo Ingangi con l’accusa di lesioni gravissime. Insieme a lui è finito nei guai – per ora soltanto con una denuncia a piede libero -, anche un giovane di 33 anni residente nella Piana di Lucca e che, secondo i carabinieri di Ponte a Moriano cui sono state affidate le indagini, avrebbe partecipato al pestaggio.
A scatenare la violenza sarebbe stato l’alcol e qualche parola di troppo. Provocazioni durante la partita che hanno provocato un parapiglia tra un gruppo di supporters del Ponte a Moriano, 7/8 uomini sui 35 e i 40 anni e tifosi del Ponte a Moriano, che assistevano alla partita dove giocava un amico.
Ad accendere la miccia qualche apprezzamento dei tifosi della squadra del morianese all’indirizzo del gruppetto di quarantenni, tutti lucchesi, che si erano ritrovati al campo sportivo di San Quirico. Alla fine, però, dopo qualche scaramuccia, il gruppo di giovani tifosi del Ponte a Moriano aveva deciso di allontanarsi per far evitare guai. In quel momento però, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbe scattata la controffensiva, alla quale avrebbero preso parte circa 7 persone, alcune delle quali però sono intervenute per riportare la calma. All’improvviso, Jionny Casali, secondo l’accusa, si sarebbe tolto la cintura e avrebbe colpito con la cinghia il 19enne supporter del Pontecosi, provocandogli una frattura maxillo facciale, che lo ha in seguito costretto a subire un intervento ricostruttivo. I presunti aggressori lo avevano lasciato sanguinante al campo sportivo, dileguandosi velocemente. La società di Pontecosi si era poi rivolta alle forze dell’ordine, denunciando l’episodio che ha lasciato tutti sconcertati. I carabinieri di Ponte a Moriano a cui sono state delegate le indagini hanno in breve stretto il cerchio sull’aggressore, sulla base di alcune testimonianze raccolte tra le tifoserie. L’inchiesta, coordinata dalla procura, è culminata ieri sera (2 settembre) con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del Casali, volto già noto alle forze dell’ordine anche se non per episodi simili. Complice dell’aggressione, secondo i militari, sarebbe stato anche l’abuso di alcol. Il gruppo di tifosi, infatti, avrebbe raggiunto il campo sportivo dopo aver abusato, in pieno pomeriggio, di alcolici in una bar della zona. E’ bastato poco, quindi, per scatenare la violenza. Che ha ben poco a che vedere con il calcio e soprattutto con il tifo. Casali, infatti, stando ai carabinieri, non fa parte di tifoserie organizzate, né è un gran frequentatore di campi sportivi. Nondimeno, per lui e il 33enne denunciato, i carabinieri hanno proposto al questura un daspo per un anno.