
Sei persone sono state arrestate stamani (8 settembre), in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere, dai carabinieri di San Miniato nelle province di Pisa, Lucca, Firenze, Pistoia, Napoli e Caserta con l’accusa di furto di pellame e tentato furti delle casse continue di alcune banche del Pisano ed estorsione ai danni di un imprenditore conciario. Una settima persona è sfuggita all’arresto ed è latitante. Un arresto è stato eseguito ad Altopascio, dove è finito in manette un uomo di 58 anni. Nel blitz sono state eseguite anche 11 perquisizioni domiciliari. La vittima dell’estorsione, secondo quanto accertato dai carabinieri, inizialmente faceva parte della banda criminale ma poi è stata allontanata poiché ritenuta inaffidabile.
L’indagine, condotta dai militari della stazione dei carabinieri di Santa Croce sull’Arno è scattata a maggio dopo 4 episodi di danneggiamento ai danni di istituti di credito compiuti per rubare la cassa continua di alcune banche della zona.
In breve gli inquirenti hanno identificato alcuni sospettati sui quali sono stati svolti ulteriori accertamenti mirati che hanno permesso di ricostruire i loro rapporti con altre persone con le quali avevano organizzato furti di pellame dedito ai danni di stabilimenti conciari di Santa Croce sull’Arno e Fucecchio. Complessivamente la banda, tra maggio e luglio, aveva messo a segno 4 ‘colpi’ ai danni di altrettante aziende accumulando refurtiva per un valore superiore ai 500 mila euro. Le pelli, destinate ad altre località e altre lavorazioni per impedirne il riconoscimento, sono però state rintracciate e recuperate dagli inquirenti.
Durante l’inchiesta è anche stato ricostruito un episodio di estorsione consumato ai danni di un commerciante locale, attivo nel settore della lavorazione delle pelli conto terzi, che inizialmente aveva deciso di prestare la propria opera a favore dell’organizzazione criminale per completare il processo di rifinitura del pellame. L’uomo, dopo i primi sequestri, era stato ritenuto dai malviventi responsabile per la mancata realizzazione dei progetti criminosi del gruppo e, dietro minacce di morte, costretto a versare loro, in acconto, 30 mila euro risarcimento del danno subito. L’uomo è stato però denunciato per ricettazione, furto e favoreggiamento nei confronti della banda.