


Si nascondono tra la vegetazione e appaiono in strada, come fantasmi, quando arriva il cliente di turno. Un supermarket della droga al dettaglio, smascherato dalla polizia a Cerasomma. Due giovani pusher sono finiti in manette dopo un blitz della squadra volante di Leonardo Leone, nei pressi del passaggio al livello del paese, dove il continuo via vai di auto e persone sospette non è passato inosservato a tanti abitanti della zona che lo hanno segnalato alla questura. Le manette sono scattate nel pieno pomeriggio di ieri (29 settembre). Una volante che stava passando in zona per controlli ha notato un’auto in sosta al passaggio a livello, con due persone all’esterno e una donna alla guida.
I tre, alla vista della polizia, sono risaliti velocemente nella vettura, dopo aver cercato inutilmente di avvertire il pusher che si stava avvicinando a piedi per consegnare la droga. I tre si sono dileguati velocemente, mentre gli agenti sono riusciti a bloccare il presunto spacciatore e il suo complice che si trovava ad una decina di metri e che, secondo l’accusa, aveva appena ricevuto il denaro per la dose di cocaina.
In manette sono finiti Said Jarmouni, 23 anni e Abdelrani Nassarlah, di 19, entrambi di origini marocchine e incensurati. Il primo, che non si era reso conto dell’arrivo della polizia, è stato trovato con quattro grammi di cocaina addosso e circa 90 euro in banconote di diverso taglio, nelle due tasche dei pantaloni. E’ stato il primo ad essere bloccato. Nonostante i clienti avessero cercato di avvisarlo dell’arrivo degli agenti, gridandogli: “C’è la polizia”, il giovane ha proseguito a camminare verso di loro, trovandosi alle spalle i poliziotti che lo hanno bloccato. Il complice è finito in manette dopo un breve inseguimento: ha gettato un mazzo di chiavi in un cespuglio, forse per cancellare le prove di un altro reato di cui invece la polizia ora li accusa. Erano infatti le chiavi di una Fiat Punto, parcheggiata in zona, e rubata a Firenze lo scorso 13 settembre. Al termine degli accertamenti, entrambi sono finiti in manette con le accuse di detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per la ricettazione dell’auto. Due arresti eseguiti attorno alle 14,30 del pomeriggio dalla polizia, che continua ad indagare sul presunto giro di spaccio e a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi. Ingente la quantità di denaro sequestrata ad uno dei due arrestati: ben 2.110 euro. Per la polizia si tratta del provento dello spaccio di poche ore, un segno inquietante del giro che si era creato nella zona al confine con la provincia di Pisa. Comparsi stamani di fronte al giudice per essere processati con il rito direttissimo, sono stati condannati a sei mesi e rimessi in libertà con l’obbligo di firma giornaliero al commissariato di Viareggio.