Due rapine in poche ore, nuovi guai per un 21enne

2 ottobre 2014 | 07:51
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Due rapine in poche ore, nuovi guai per un 21enne

Nuovi guai per il 21enne arrestato dalla polizia nella tarda serata del 17 settembre scorso per aver rapinato la giovane figlia di un noto avvocato lucchese, in via della Fratta (Leggi). Gli investigatori della squadra mobile diretti da Virgilio Russo gli contestano altri due episodi. Il primo risale alla serata del 16 settembre scorso. Il giovane Issam El Arfaoui, secondo la polizia, avrebbe avvicinato in piazza del Collegio, dietro al coro di San Frediano un ragazzo cingalese, minacciandolo e chiedendogli i soldi. La vittima si è però ribellata, così il ladro lo ha preso per il collo, gli ha strappato la maglietta e si è impossessato del suo zaino e della bici, scappando verso via Tinivella. Poco dopo, ancora sotto choc, la giovane vittima ha fermato una pattuglia della polizia municipale a cui ha raccontato l’episodio.

I vigili si sono messi immediatamente alla ricerca del rapinatore, che però è riuscito a fuggire, abbandonando lo zaino e la bici. Dall’interno era stato fatto sparire un paio di scarpe di marca, le stesse – hanno sostenuto gli agenti – che Issam El Arfaoui indossava al momento dell’arresto. Gli investigatori gliele hanno sequestrate in carcere ma alla loro vista El Arfaoui li ha minacciati di morte, lanciandogli contro un tavolino all’interno della cella. E’ il motivo per cui ora il giovane è accusato anche di minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Non solo. Secondo gli inquirenti, lo stesso avrebbe tentato di rubare uno scooter, forzando la porta di un garage in via dei Borghi, a tre ore dalla rapina alla giovane per la quale venne arrestato. Non riuscendo a portare via il motorino, si era concentrato su una bicicletta, rubandola da una resede privata. Poco prima ne aveva già rubata un’altra, poi recuperata dai poliziotti in viale Castracani il giorno successivo. Determinanti per le indagini sono stati i filmati di una telecamera di videosorveglianza e le testimonianze di due cittadini. I suoi guai non sono finiti qui perché i poliziotti lo hanno anche segnalato sia alla Corte di Appello di Firenze che al Tribunale di Lucca,  per violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Capannori e del divieto di dimora a Lucca, che nel corso delle scorrerie, aveva ripetutamente violato: ora rischia un aggravio di misura, fino alla custodia cautelare in carcere, cui attualmente è sottoposto per la prima rapina a lui attribuita. Al momento della sua scarcerazione, saranno avviate anche le pratiche per la sua espulsione definitiva dal territorio sanzionale.