Imprenditore truffato con la scusa dei fondi regionali

13 ottobre 2014 | 10:52
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Imprenditore truffato con la scusa dei fondi regionali

Spacciandosi per direttore della banca dove lavorava come impiegato è riuscito a convincere un noto imprenditore lucchese del settore edile a costituire una nuova società per ottenere i fondi regionali per le start up. Una truffa studiata nel minimo dettaglio i cui ingredienti sono stati, oltre all’inganno, la promessa dell’erogazione di un finanziamento da 50mila euro per rilanciare l’attività dell’impresario, un 41enne la cui famiglia è molto nota in città e vanta una lunga tradizione nel settore delle costruzioni edili. I fatti risalgono al 2013 ma le indagini sono andate avanti fino agli ultimi giorni e si sono concluse con la denuncia a piede libero dell’impiegato, un 40enne di Pistoia, al momento irreperibile, che però è stato licenziato dalla banca quando è scoppiato il caso e che fra l’altro è sospettato di altri “colpi” molto simili, sui quali sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri.

Venuto a sapere delle difficoltà economiche dell’imprenditore, il falso direttore lo ha contattato illustrando quella che secondo lui poteva essere un’ottima via di uscita dalla crisi. L’impiegato ha illustrato la possibilità di ottenere fondi regionali dedicati proprio al settore in cui operava l’imprenditore, ma ha suggerito anche la costituzione di una nuova società, in modo da rientrare tra le start up da incentivare, e ha richiesto il versamento di 7.500 euro per avviare le pratiche di richiesta del finanziamento. L’imprenditore si è preso del tempo per rifletterci, ma qualche tempo dopo il falso direttore di banca si è presentato alla sede della sua attività a Lucca, con tutta la documentazione pronta per essere firmata. L’impresario si è convinto e ha sottoscritto la pratica, senza però mai riceverne una copia e ha seguito alla lettera le indicazioni del bancario. Quindi ha costituito la società e ha versato i 7.500 euro sul conto corrente che gli era stato indicato. A quel punto, però, non è seguito più nulla. E l’imprenditore si è ritrovato con una attività in difficoltà e una nuova società per la quale aveva già compiuto delle spese, oltre al bonifico fatto al sedicente direttore. Così a poco a poco si è reso conto di essere stato truffato e si è presentato alla caserma dei carabinieri di Borgo Giannotti, dove ha sporto denuncia presentando il suo caso. I militari sono riusciti, con la collaborazione della banca, a ricostruire tutti i passaggi del raggiro. L’impiegato è stato nel frattempo licenziato: il sospetto dei carabinieri è che possa aver compiuto altre truffe simili di cui sono state vittime altri piccoli imprenditori della Lucchesia.