Smaschera il truffatore dello specchietto e lo fa denunciare

19 ottobre 2014 | 09:29
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Smaschera il truffatore dello specchietto e lo fa denunciare

La classica truffa dello specchietto stavolta non ha funzionato. Anzi ha messo nei guai un 29enne originario della Sicilia ma residente a Milano che l’altra mattina ha tentato di raggirare una donna incinta di sette mesi, simulando un incidente che non era mai avvenuto. Il furbetto non aveva fatto i conti con la determinazione della signora, moglie tra l’altro di un poliziotto in servizio in questura. Il malfattore, a bordo di una Golf bianca l’ha affiancata con l’auto nella Piana e l’ha costretta a fermarsi. Poi quando è sceso le ha chiesto 100 euro per conciliare dopo l’incidente, sostenendo che la donna le aveva urtato lo specchietto retrovisore con l’auto. Lei in effetti aveva sentito un rumore ma tutta la faccenda non l’ha convinta.

Così ha proposto di compilare il cid e di fornire il suo nome e cognome. Il 29enne ha dato però generalità che si sono in seguito rivelate falsa, ma la scaltra signora, forse prevedendo di essere ancora ingannata, ha chiamato il marito che l’ha messa in contatto con gli agenti della squadra mobile di Lucca che tra l’altro stavano indagando su una truffa simile compiuta ai danni di un anziano a Zone, qualche tempo prima. Quando il 29enne ha capito di essere in trappola si è allontanato velocemente con l’auto verso il compitese, ma nel frattempo la donna è riuscita anche a prendere il numero della targa. Grazie a quello gli agenti hanno ricostruito l’identikit del presunto truffatore, mostrando le foto segnaletiche alla vittima che lo ha infine riconosciuto. Ora il giovane è accusato di entrambi gli episodi, anche di quello a Zone, ed è stato munito di foglio di via obbligatorio da Lucca per tre anni. La tecnica utilizzata da questi truffatori, è sempre la stessa: affiancano l’ autovettura della vittima predestinata, che spesso è una donna o un’ anziano rigorosamente da soli, toccano la carrozzeria con un oggetto che non faccia danni, ma provochi nell’abitacolo un forte rumore a simulare il botto (di solito utilizzano una bottiglia in pet opportunamente adattata, o un martelletto in gomma) e con tono aggressivo esigono di essere pagati all’istante per lo specchietto rotto, che in realtà lo è da tempo.