
E’ arrivato a Lucca venerdì scorso nel pieno del festival del fumetto e dei games e il sindaco Alessandro Tambellini lo ha conosciuto sul campo, recandosi in visita alla base operativa dei volontari della protezione civile. “Lucca Comics and Games è una Ferrari lanciata in corsa”, commenta il nuovo questore Vincenzo Ciarambino. L’accenno alla kermesse appena conclusa è inevitabile per la nuova guida della polizia lucchese: “Non conoscevo di persona questa manifestazione – ha detto – ma devo dire che l’atmosfera è stata bellissima e le problematiche di ordine pubblico dovute allo straordinario afflusso sono state gestite al meglio con l’impegno della protezione civile e delle forze dell’ordine che hanno assicurato lo svolgimento sereno e l’invasione colorata di questo popolo molto tranquillo”. 53 anni, sposato e con tre figli, il questore Ciarambino ha già incontrato stamani il prefetto Giovanna Cagliostro.
Una visita ufficiale a cui seguiranno nei prossimi giorni incontri con i rappresentanti delle altre autorità della città e di tutta la provincia: “Devo dire che se avessi potuto scegliere Lucca come città per il mio incarico, sicuramente avrei fatto un’ottima scelta”. In questi pochi giorni a Lucca il questore ha incontrato tutto il personale della questura, impostando il lavoro delle prossime settimane, dandosi delle priorità.
Foggiano di nascita, “veneziano di adozione”, come si definisce lui stesso, arriva a Lucca da un incarico durato circa due anni e mezzo come vice questore vicario a Genova. La sua esperienza in polizia è cominciata proprio a Venezia, dove ha prestato 15 anni di servizio, alla guida di squadra mobile e Digos. Dal 2004 al 2009 ha ricoperto l’incarico alla guida della digos di Bologna, negli anni delle indagini sulle Brigate Rosse e sul delitto Biagi. Dal 2009 fino al luglio del 2011, Ciarambino è stato invece vice questore vicario a Varese, fino all’incarico a Genova durato fino allo scorso 1 novembre, quando ha preso servizio come questore a Lucca. Non mancano già le urgenze da risolvere, dalle aggressioni nella Darsena di Viareggio ad un clima di tensione di matrice politica in città. “Sono sempre stato per la mediazione – ammette Ciarambino -, fino a quando si è nel solco della legge. Per tutto quello che va oltre questo confine, credo che la risposta della polizia debba essere sempre ferma”.
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