


Appena rimessi in libertà dopo la condanna per detenzione e coltivazione di piante ad effetto stupefacenti, la coppia di coniugi si è messa subito nei guai. I carabinieri che hanno fatto scattare un nuovo blitz nella loro villetta di San Concordio, stavolta con l’intervento anche dell’unità cinofila di Firenze. Il cane antidroga ha trovato nella legnaia in giardino altro stupefacente: in tutto 250 grammi di marijuana suddivisa in barattoli e foglie da essiccare. Marito e moglie sono così finiti in manette dopo l’arresto di mercoledì mattina. Si tratta di Silvia Lucarelli, 37 anni, operatrice di Sistema Ambiente e di Lamberto Maccari, 47 anni, impiegato della Salt.
I due erano stati posti agli arresti domiciliari dopo un blitz scattato nella loro abitazione all’alba di mercoledì mattina (Leggi). Processati con rito direttissimo e condannati, erano stati rimessi subito in libertà perché incensurati. I carabinieri erano però arrivati a loro a causa delle loro “cattive” frequentazioni. Gli investigatori, infatti, avevano monitorato uno strano via vai dalla loro abitazione, dove avevano riconosciuti soggetti già noti per lo spaccio e l’uso degli stupefacenti. Ieri pomeriggio, ad un giorno dal processo, i carabinieri che avevano continuato le indagini hanno fatto scattare una nuova perquisizione, sospettando che i due sposi nascondessero dell’altro stupefacente. E’ stato il cane antidroga ad individuarlo in un capanno del giardino: i carabinieri hanno dovuto smuovere il legname accatastato per scoprire i barattoli con lo stupefacente.