


“Licenziateci, vogliamo lavorare” non sono parole assurde, né tanto meno è una battuta di spirito, è la sintesi della surreale vicenda che stanno vivendo nelle ultime settimane i lavoratori della Vetreria Guidi, i 16 dipendenti che dal 3 novembre sono senza stipendio e senza ammortizzatori sociali, ma tecnicamente sono ancora dipendenti dell’azienda che però non li fa lavorare e quindi se da un lato non percepiscono reddito, non possono però neppure accedere alla mobilità e cercare un nuovo impiego. E la sintesi sta proprio in quel lenzuolo bianco, su cui i lavoratori hanno scritto con la vernice rossa e che hanno appeso alla ringhiera dell’immobile che si trova dall’altra parte della strada davanti all’ingresso della Vetreria, che ogni giorno da oltre una settimana picchettano in segno di protesta durante le ore di lavoro. Un grido di protesta, ma soprattutto una richiesta di essere liberati da un rapporto di lavoro che non produce più reddito e allo stesso tempo è diventato un vincolo.
E gli striscioni comunque non sono passati inosservati tanto che nella giornata di oggi anche i carabinieri si sono recati più volte a verificare cosa stesse succedendo nel timore che questo potesse scatenare tensioni con i proprietari dell’azienda, ma in realtà non c’è stato nessun problema tanto che gli stessi operai riferiscono: “Prima di appendere gli striscioni abbiamo chiesto il permesso al proprietario della ringhiera. Non c’è stato nessuna problema”.
Una speranza comunque per i lavoratori sembra esserci per trovare un’uscita da questa situazione. Nelle prossime ore infatti è attesa una riunione istituzionale alla quale la prefettura o la provincia dovrebbero mettere allo stesso tavolo i rappresentanti dell’azienda e i sindacati, in particolare la Filctem Cgil e i lavoratori, per trovare una via di fuga e risolvere la questione più delicata, ovvero liberare i dipendenti da questo rapporto di lavoro ormai inesistente e permettergli di accedere alla mobilità. “Per noi – ha detto Bruni della Filctem Cgil – è fondamentale accedere alla mobilità perché questo permette di utilizzare agli ammortizzatori sociali e mettere i lavoratori in condizione di entrare nelle liste di mobilità”. Al momento i lavoratori coinvolti nella vertenza della Vetreria Guidi sono circa 15. La vetreria ha presentato istanza di concordato preventivo al tribunale di Lucca e subito dopo una richiesta di proroga dell’esercizio. Questo ha allungato i tempi per la richiesta di rinnovo della cassa integrazione che è scaduta il 3 novembre e anche qualora fosse fatta a questo punto non è sicuro che venga rinnovata secondo i sindacati. “Una parte dei lavoratori – inoltre ha spiegato Bruni – se si trovasse la soluzione, potrebbe accedere direttamente alla pensione evitando di finire nella riforma Fornero che allungherebbe i tempi del pensionamento”.