Minacciato e rapinato mentre esce da un locale

30 novembre 2014 | 10:31
Share0
Minacciato e rapinato mentre esce da un locale

Un episodio inquientante quando misterioso con tanti punti oscuri ancora da chiarire è avvenuto stanotte (30 novembre) tra Altopascio e Chimenti. Un giovane di 25 anni ha chiamato, nel cuore della notte, i carabinieri sostenendo di essere stato minacciato, sequestrato e rapinato da tre individui che lo avrebbero poi derubato di 100 euro, del telefono cellulare e di un orologio che aveva al polso. Dopo i fatti, avvenuti attorno alla mezzanotte, ha raccontato tutto al padre ed è tornato al Bar Bocino, dove ha riconosciuto uno dei tre presunti rapinatori, chiamando finalmente i carabinieri a circa tre ore dai fatti. Gli investigatori denunceranno il presunto malvivente, un marocchino di Viareggio, per rapina, ma ci sono ancora tanti punti, nel racconto della vittima, che secondo gli investigatori, dovranno essere chiariti.

Alcune circostanze riferite, infatti, non tornano agli inquirenti. La vittima infatti ha raccontato di essere stato avvicinato da tre persone mentre usciva dal bar Bocino e di essere stato costretto a salire sull’auto, dove la banda lo avrebbe trattenuto contro la sua volontà per rapinarlo. Poi il giovane racconta di essersi presentato alla caserma di Altopascio e di aver suonato al citofono, anche se questa circostanza non troverebbe conferme. Dopo aver avvisato il padre, è tornato a Chimenti: al bar Bocino ha telefonato ai militari, convinto di aver riconosciuto uno dei suoi tre aggressori. Una pattuglia dei carabinieri, si è precipitata sul posto per raccogliere elementi utili alle indagini, in attesa che il giovane formalizzi una denuncia in caserma. Per ora tuttavia i carabinieri hanno soltanto la sua versione dei fatti. Un racconto ancora lacunoso e che dovrà essere chiarito in ogni suo dettaglio. A far andare cauti gli investigatori, soprattutto, il lasso di tempo trascorso dall’orario presunto della rapina e la chiamata ai carabinieri. Il giovane, tuttavia, ha spiegato di non aver potuto dare immediatamente l’allarme perché i malviventi si erano impossessati del suo cellulare. Per questo, si sarebbe presentato alla caserma e sarebbe andato al bar Bocino per telefonare ai carabinieri.