Ladri si calano dal tetto per svaligiare Mediaworld

11 dicembre 2014 | 09:31
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Ladri si calano dal tetto per svaligiare Mediaworld
Ladri si calano dal tetto per svaligiare Mediaworld
Ladri si calano dal tetto per svaligiare Mediaworld

di Roberto Salotti
Si sono calati dal tetto per svaligiare lo store di Mediaworld a San Vito: una banda di ladri, a due giorni dal tentativo di furto fallito nel magazzino del negozio, ci ha riprovato questa notte (11 dicembre). Stavolta, i malviventi sono riusciti a fuggire con cinque computer portatili, anche se hanno dovuto abbandonare parte della refurtiva fatta di cellulari smartphone, per l’arrivo della pattuglia di guardie giurate della Vesuvio che si è precipitata sul posto, scattato l’allarme alle 2,58. Ora i carabinieri danno la caccia ad una gang di ladri professionisti: potrebbero essere di aiuto anche le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’attività che avrebbero ripreso i ladri, quando tentavano di sfondare a picconate la porta di accesso al reparto dello scarico merci. Fallito l’assalto, i malviventi si sono arrampicati sul tetto da cui si sono introdotti nei reparti, iniziando a riempire sacchi neri di merce in esposizione, soprattutto di cellulari.

All’improvviso però un passo falso ha fatto scattare il sistema d’allarme. Le sirene hanno squarciato il silenzio della notte e i ladri si sono dati a precipitosa fuga. Tanto da abbandonare all’esterno parte della refurtiva, troppo ingombrante per darsela a gambe e non essere acciuffati: uno di loro si è anche ferito, perdendo sangue. Le guardie giurate hanno trovato anche delle spranghe e altri attrezzi per lo scasso, lasciati dai ladri dopo la loro incursione. Stanotte sul posto sono arrivati anche i carabinieri del radiomobile che hanno effettuato un sopralluogo nello store a caccia di indizi utili per rintracciare la banda e hanno acquisito le immagini della videosorveglianza.
Risale invece alla notte fra lunedì e martedì scorso un altro tentativo di furto ai danni della Mediaworld. I ladri, forse gli stessi anche se al momento non ci sarebbero elementi certi per associare i due episodi, hanno visitato il capannone dove si trova il magazzino del negozio di elettronica ma anche in questo caso erano stati messi in fuga dall’allarme.

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