Non c’è la certezza che sia droga, l’imputato viene assolto

13 dicembre 2014 | 14:44
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Non c’è la certezza che sia droga, l’imputato viene assolto

Secondo gli investigatori della squadra mobile di Lucca, era parte integrante di un sistema di spaccio che distribuiva sostanze stupefancenti nella città per lo più nei luoghi frequentati dai giovani. Ma l’ipotesi che Maurizio del Papa finito nelle indagine chiamata Giovani Promesse fosse uno degl ispacciatori di un sistema gestito da un cittadino straniero sono cadute in aula durante l’udienza preliminare, dove Del Papa e il suo avvocato Eleonora Romani avevano chiesto il rito abbreviato, congelando lo stato delle indagini. Alla fine gli elementi di prova raccolti dalla polizia sono risultate inammissibili in aula grazie alla argomentazioni dell’avvocato Romani, soprattutto per quanto riguarda la prova del reato ovvero la sostanza stupefacente trovata nella disponibilità di Del Papa, che era stata classificata come tale da un test chimico che non è stato confermato dalle analisi di laboratorio. Insomma non c’era la certezza che la sostanza che la polizia aveva sequestrato fosse stupefacente, paradossalmente poteva essere anche “bicarbonato” un cavillo per molti ma una procedura che è garanzia di un giusto processo per tutti. Assolto davanti al gup Nerucci, ora Del Papa quindi risulta per la giustizia estrano ai fatti. Per gli altri imputati  coinvolti nella vicenda invece il gup potrebbe prendere altre decisioni durante la prossima udienza. (Gab.Mor.)