Carabiniere spara alle gomme dell’auto per fermare i ladri

di Roberto Salotti
Spara alle gomme per fermare l’auto dei ladri che hanno tentato di investirlo, dopo essere stati scoperti. Accade in via della Madonnina a Lunata, in mezzo al traffico del sabato sera, tra le 20 e le 21. Una pattuglia del radiomobile dei carabinieri si ritrova in coda al semaforo, ma il brigadiere a bordo nota davanti a sé la Mazda 6, segnalata da diversi cittadini e ricercata da venerdì sera dopo che era stata notata tra Capannori e Porcari, subito dopo i colpi in alcune abitazioni. In quello stesso momento in cui il militare mette a fuoco la situazione, i malviventi si accorgono di avere dietro i carabinieri, così due di loro (erano in quattro nell’abitacolo) si abbassano per nascondersi sotto i sedili. Vista la scena, il brigadiere non ci pensa su: scende dalla gazzella impugnando una pistola e si mette dietro l’auto dei presunti ladri.
Loro fanno retromarcia e feriscono il carabiniere al ginocchio (3 giorni la prognosi). Quest’ultimo, però, scatta al finestrino del conducente e facendo vedere l’arma intima a tutti di uscire, davanti agli occhi di altri automobilisti che assistono alla scena.
I ladri però fanno una manovra improvvisa con l’auto, per imboccare una strada a senso unico all’incrocio regolato dal semaforo. Ma il carabiniere, con l’intenzione di bloccarli, spara un colpo di pistola contro la gomma posteriore, centrando il pneumatico. I malviventi riescono tuttavia a percorrere altri 300 metri: imboccano contromano il senso unico e raggiungono la via Pesciatina a Lunata, dove poi abbandonano la macchina, fuggendo nei campi. Nel frattempo il brigadiere coraggioso sale di nuovo in auto e con il collega inizia l’inseguimento, chiedendo l’invio di rinforzi alla centrale operativa. Le 4 persone a bordo della Madza, risultata rubata a Montecatini il 4 dicembre scorso, si sono già allontanate nei campi, favorite dall’oscurità e da una nebbia fittissima. Sul posto giungono altre pattuglie e anche il maggiore Giangabriele Affinito che prende parte alle ricerche dei ladri che per ora sono rimasti uccel di bosco.
L’auto, in seguito, viene ispezionata palmo a palmo alla ricerca di indizi utili alle indagini. All’interno, però, niente refurtiva. I carabinieri tuttavia sono sicuri che sia quella l’auto avvistata da diversi cittadini tra venerdì e sabato sulla scena del crimine: l’hanno segnalata i vicini aggirarsi nei dintorni di abitazione dove sono stati messi a segno o tentati furti. Tra l’altro, le informazioni rese dai cittadini erano state molto precise: la gente aveva, infatti, descritto la Madza nei dettagli, segnalando il colore e la presenza di un portapacchi sul tettuccio.
Così ieri sera (13 dicembre) quando, verso le 21, i militari se la sono trovata davanti al semaforo alla Madonnina hanno deciso di procedere con un controllo. Temendo però di avere di fronte una banda di ladri, forse armati, il brigadiere si è presentato con la pistola in pugno. La reazione improvvisa dei malviventi ha convinto il militare ad agire. Con freddezza e lucidità, ha mirato in sicurezza alle gomme della macchina, dando inconsapevolmente vita ad una scena da film western, a cui hanno assistito anche diversi passanti e automobilisti, nell’ora di punta. Alla fine, il carabiniere è dovuto ricorrere al pronto soccorso per una contusione al ginocchio ed è stato dimesso con tre giorni di prognosi.