





Gli hanno chiuso la bocca con le mani, poi lo hanno legato con un cavo elettrico, costringendolo a rimanere a terra mentre lo rapinavano. E’ sotto choc l’anziano titolare del negozio Garden Luce Srl di via del Palazzaccio, in località Cerbaie ad Altopascio. Due banditi travisati da un passamontagna, che forse conoscevano le sue abitudini, hanno bussato all’ingresso del negozio chiuso di sabato mattina e quando Renato Felicioni, 78 anni, di Ponte Buggianese, ha aperto lo hanno spinto dentro, impedendogli di parlare e tenendogli le mani sulla bocca. Poi lo hanno fatto inginocchiare, lo hanno legato e hanno chiesto i soldi.
L’anziano commerciante ha pregato i banditi di non fargli del male e ha indicato il luogo dove si trovavano il denaro – in tutto circa duemila euro – e le chiavi della sua Mercedes.
A quel punto i malviventi sono usciti velocemente, rubando anche il cellulare dell’imprenditore, ma si sono trovati davanti il titolare della Logistica Sivep, che è a due passi dal negozio assaltato. Il gestore stava andando a trovare l’amico Renato, come era solito fare ogni sabato mattina, ma si è immediatamente reso conto di quello che era accaduto ed è fuggito. Dopo aver tentato di rubare l’auto di Felicioni (invano perché non si accendeva), hanno inseguito il gestore della Sivep.
“Ho visto due persone travisate uscire di corsa dal Garden Luce e entrare nella macchina del mio amico – racconta –, così sono corso alla mia auto perché avevo paura e per allontanarmi, ma loro se ne sono accordi e mi hanno inseguito per cercare di fermarmi e rubarmi l’auto. Sono riuscito a mettere in moto e a scappare con la portiera rimasta aperta e allora sono riuscito a dare l’allarme”. I due rapinatori, però, hanno raggiunto un dipendente della Sivep di origini cinesi, e dopo averlo minacciato sono riusciti a fuggire con la sua auto, una Renault Megane nera, che è stata ritrovata a Chiesina Uzzanese in giornata.
E’ accaduto tutto attorno alle 11 di questa mattina (20 dicembre). I malviventi, incuranti del rischio di venire scoperti e catturati, hanno sfidato la sorte, prendendo di mira l’imprenditore Felicioni. Forse un colpo studiato da tempo, da qualcuno che conosceva bene gli spostamenti del commerciante.
I due, con il volto travisato da calze, hanno bussato alla porta del negozio, che il sabato mattina resto chiuso. Renato Felicioni era lo stesso in ufficio a sistemare alcune pratiche. Pensando che fosse il titolare della Logistica Sivep, che si trova a due passi dal Garden Luce, è andato ad aprire la porta ma a quel punto per lui è iniziato un vero e proprio incubo. I malviventi lo hanno spinto all’interno, chiudendo la porta dietro di loro e lo hanno costretto a stendersi a terra, dove gli hanno legato le mani. “Prendete pure quello che volete – ha detto il titolare -, i soldi e anche la mia auto ma non fatemi del male”. I rapinatori, con accento straniero, hanno preso le chiavi della Mercedes del proprietario parcheggiata davanti alla ditta e hanno preso i soldi dal portafogli, una cifra non inferiore ai 500 euro. Poi sono fuggiti, ma in quel momento stava arrivando in azienda il titolare della Logistica Sivep, che ha visto i due ladri andare verso l’auto dell’amico. E’ bastato un istante perché i malviventi reagissero. Vistisi scoperti, hanno abbandonato l’idea di rubare la Mercedes e hanno rincorso l’altro commerciante che è riuscito a salire in auto, a mettere in moto e ad allontanarsi. Scene da brivido, che hanno attirato sul posto anche un dipendente della Sivep che è finito così nel mirino dei rapinatori che lo hanno minacciato facendosi consegnare le chiavi della sua Renault. A quel punto i malviventi sono fuggiti con quell’auto, nonostante un estremo tentativo del titolare della Sivep di fermarli. “Con l’auto sono uscito all’esterno del cancello – racconta l’imprenditore ancora spaventato – e ho attivato il sistema di chiusura. I banditi sono riusciti a passare, soltanto per un soffio e poi sono scappati in direzione di Chiesina Uzzanese”.
E in tutta la Piana è scattata la caccia ai malviventi. I carabinieri di Altopascio si sono precipitati sul posto, non appena ricevuto l’allarme. Il commerciante, sotto choc, non ha saputo dare molti elementi agli investigatori, perché i malviventi che lo hanno aggredito erano travisati. E’ riuscito però a supporre che si trattasse di stranieri, poi è stato condotto a casa dalla figlia chiamata dai militari. I militari hanno battuto tutte le zone limitrofe, alla ricerca della Megane con la quale i malviventi si sono dati alla fuga ma finora le ricerche non hanno dato l’esito sperato. Nel frattempo sono state anche acquisite le telecamere di sorveglianza installate nel piazzale della ditta, con la speranza che possano fornire elementi utili per l’identificazione dei due malviventi.
Roberto Salotti
Enrico Pace
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