Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti

24 dicembre 2014 | 12:38
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Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti
Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti
Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti
Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti
Il prefetto di Lucca chiama rinforzi contro i furti

Vertice in prefettura questa mattina, vigilia di Natale, tra i sindaci della Piana di Lucca ed il Prefetto Giovanna Cagliostro. Fortemente voluta dal sindaco Alberto Baccini, dopo l’escalation di furti a Porcari, la riunione di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha affrontato un unico argomento, ma di cruciale importanza: quali misure adottare per arginare la piaga dei furti che, specie nelle ultime settimane, si sono susseguiti con incredibile cadenza. Al tavolo presieduto dalla Cagliostro sono intervenuti il Presidente della Provincia, l’Assessore alla Sicurezza Urbana del Comune di Lucca, i Sindaci dei Comuni di Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo, Pescaglia e Villa Basilica, accompagnati dai rispettivi Comandanti delle Polizie Municipali, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, i rappresentanti del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e del Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato.

“Un incontro positivo se le intenzioni si trasformeranno in realtà operative – ha detto il primo cittadino di Porcari, che più volte aveva sollecitato la necessità di fare rete per abbattere la piaga dei furti -: maggior coordinamento delle forze dell’ordine, richiesta di rinforzi e un progetto per unificare operativamente le polizie municipali dei vari comuni. Mi sono permesso di sollecitare un cambio di marcia ‘culturale’ per contrastare il fenomeno dei furti: considerarlo a tutti gli effetti non un problema ma ‘il problema’ dei nostri territori e concentrare su di esso tutte le energie disponibili. Indispensabile la collaborazione dei cittadini, che dovranno segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine movimenti o persone sospette e non preoccuparsi se poi si rivela un falso allarme. Meglio un falso allarme di più e un furto di meno”. La parola d’ordine, dunque, il dato nitido che affiora da una riunione di natura prettamente programmatica, è “rafforzare i controlli”: di fronte allo sciame di furti verificatosi, la cosa migliore da fare è quella di porre più personale in giro per la città. Per farlo, inevitabilmente, servirà mettere mano anche al portafogli e senza dubbio l’intervento non potrà essere indiscriminato e a pioggia, per il fatto che alcune zone risultano più bersagliate di altre. In questo senso, ad ogni modo, il prefetto Cagliostro si è già impegnata ad inoltrare la richiesta tesa a rinfoltire i ranghi delle forze dell’ordine e ad ottimizzare l’esistente a tutti gli organi competenti. Il susseguirsi dei reati contro il patrimonio ed i fondati timori di una possibile escalation hanno così persuaso gli astanti a proporre misure tangibili e soluzioni praticabili. Tra queste, sul piano della prevenzione, c’è senza dubbio l’intensificazione della videosorveglianza, come strumento teso a garantire una più sicura vita cittadina. Non solo: gli amministratori locali sono stati sensibilizzati in ordine all’opportunità di segnalare alle forze dell’ordine ogni episodio suscettibile di consentire al Questore di applicare le misure dell’avviso orale e del Foglio di via obbligatorio. Incrementare il numero di uomini in servizio e ottimizzare, aumentare il numero dei dispositivi tecnologici, ma non solo: durante la seduta è stato deciso di intensificare decisamente anche le pratiche di controllo coordinato del territorio, come del resto auspicano più o meno tutti i sindaci. “Quello espresso oggi – dice Maurizio Marchetti – è senz’altro un segnale positivo, cui però devono seguire i fatti. Tutti noi, all’unanimità, abbiamo chiesto rinforzi, ma questa è un’esigenza che viene avvertita da tempo. Di fronte alla carenza di uomini noi sindaci dobbiamo studiare soluzioni alternative: ad Altopascio, per esempio, abbiamo pensato ad affidare alcune funzioni di controllo e prevenzione anche ai vigili urbani, che prima erano incaricati soltanto di fare multe e altri tipi di controllo. Questo ha sortito effetti molto positivi, ma è chiaro che ci auspichiamo più personale e, perché no, una maggiore sincronia tra le varie forze dell’ordine. Nel frattempo, mentre aspettiamo, vediamo di ottimizzare quello che già c’è”. Non meno importante è la collaborazione tra privati cittadini e forze di polizia: le istituzioni hanno concordato pienamente sul punto, evidenziando il bisogno di sensibilizzare tutti in modo massiccio con riguardo a questo aspetto. Il messaggio è chiaro: se ogni persona che si trova ad avere a che fare con presenze sospette o reati flagranti effettua subito una segnalazione, tutto sarà più agevole. Altra proposta incisiva è poi quella di adottare un modello di servizio convenzionato tra le polizie municipali e quella provinciale, al fine di monitorare le principali arterie di comunicazione tra i vari comuni, annullando in tal modo i confini di competenza territoriale. Nell’attesa che queste novità si concretizzino, la maglia nera in termini di zone maggiormente colpite dalla dilagante ondata di incursioni in abitazioni e negozi, va senz’altro la Versilia. La piana di Lucca si posiziona invece in seconda posizione, mentre dormono sonni relativamente più tranquilli i cittadini di Lucca centro e dell’immediata periferia. Sul punto interviene anche l’assessore Raspini: “Il segnale che emerge da questa riunione – osserva – è di coesione forte contro un fenomeno che deve essere arginato. Vero è che ci sono zone più martoriate di altre, per cui gli interventi dovranno essere proporzionati alle esigenze. Siamo assolutamente d’accordo con la richiesta di maggiori rinforzi e pensiamo che soltanto agendo tutti quanti in sinergia potremo venire a capo di questa complessa situazione”.

Paolo Lazzari