
Rocambolesco arresto nella giornata di ieri da parte degli agenti del commissariato di Viareggio che hanno assicurato alla giustizia un 23enne, irregolare sul territorio nazionale, di origini marocchine, per spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ successo intorno alle 16,30 di ieri (26 dicembre) quando un agente in borghese, fingendo di fare jogging ha notato il giovane seduto su una panchina pronto a “ricevere” un lungo viabai di persone. Il poliziotto ha così avvertito la Sala Operativa che ha fatto avvicinare la volante. Mentre l’auto rimaneva defilata l’agente in borghese ha avvicinato il 23enne che, vistosi scoperto, ha comunque tentato la fuga in bicicletta. Il poliziotto, però, lo ha prima fatto cadere dal mezzo, quindi ha ingaggiato con lui una collutazione prima del nuovo tentativo di fuga lungo i canali di scolo della pineta di ponente. Ma a pochi metri c’erano gli altri agenti che lo hanno raggiunto e arrestato. Il giovane aveva tentato nel frattempo, maldestramente, di liberarsi di un sacchetto di plastica che all’interno aveva 10 grammi di cocaina e 12 di hashish, suddivisa in piccole dosi pronte per lo spaccio. Nelle tasche, invece, aveva 555 euro, ritenuti provento della sua attività.
Oltre all’arresto il giovane è stato anche denunciato per l’inottemperanza all’ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale ed è stato processato questa mattina per direttissima al tribunale di Lucca dove ha patteggiato la pena di due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale.
Sempre nella giornata di ieri un altro arresto è stato effettuato dai poliziotti viareggini: personale delle volanti, durante i normali controlli, ha rintracciato un 61enne di origini napoletane, già conosciuti per una serie di reati contro la persona e il patrimonio. Le sue frequentazioni assidue con altre persone conosciute dalle forze dell’ordine, visto anche che era sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Napoli, hanno portato alla segnalazione alla Corte d’Appello di Roma cheha disposto l’aggravamento dell’obbligo di dimora, trasformato in custodia in carcere. Per questo l’uomo è stato condotto al carcere di San Giorgio.