
Continua anche in Versilia la piaga delle truffe ai danni degli anziani. Ieri il personale delle volanti della polizia ha raccolto l’ennesima deuncia di truffa ai danni di una 77enne viareggina. Durante la mattina l’anziana signora ha ricevuto la visitia di una donna di bassa corporatura con capelli lunghi neri e lisci. Spacciandosi per dipendente della Sea la malfattrice ha guadagnato l’ingresso all’appartamento con la scusa di dover sostituire i vecchi raccoglitori dell’indifferenziata con altri nuovi più capienti. Mentre era ancora nell’appartamento suonava al campanello un ragazzo giovane alto, di esile corporatura, capelli corti neri che portava al petto un cartellino con la scritta Polizia di Stato. L’uomo, con la scusa del controllo degli infissi per la segnalazione di alcuni furti perpetrati nella zona, riusciva così ad entrare nell’appartamento chiedendo inoltre dove la donna nascondesse gli oggetti preziosi per verificarne il grado di sicurezza.
La vittima, credendo di parlare con un poliziotto, gli ha accordato fiducia confidandogli che i preziosi erano nascosti all’interno di un cappello nell’armadio ed al’interno della cassaforte svelando anche il posto dove erano nascoste le chiavi per aprirla. È bastato poco al criminale per distrarre la malcapitata dando campo libero alla complice. La coppia, infatti, grazie ad un auricolare riusciva a comunicare anche se i due non erano fisicamente presenti nella stessa stanza. In questo modo la falsa dipendente Sea, carpendo le informazioni fornite dalla padrona di casa attraverso il dispositivo del complice, è riuscita a scovare i preziosi e ad impossessarsene per un bottino ancora da quantificare. Sono attive le indagini volte all’identificazione della coppia che ha perpetrato la truffa ai danni dell’anziana donna.
L’ennesimo episodio è l’occasione per un nuovo appello della polizia di stato: “Si ricorda – affermano dal Commissariato di Viareggio – prima di tutto di denunciare tempestivamente eventuali truffe ricordando più particolari e dettagli possibili. Per quanto riguarda le persone che suonano alla porta spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio, è importante farsi dare gli estremi e verificare con l’ente di appartenenza. Se si continua ad avere dubbi chiamare il 113”.