Rabbia per la morte di Michael, firme contro strada killer



di Roberto Salotti
C’è un mazzo di fiori in quella strada maledetta. A guardarlo a distanza un minuscolo punto colorato, nel nulla, lungo lo stradone di Camigliano, che ieri pomeriggio (15 gennaio) si è macchiato del sangue di una giovanissima vittima. Una morte che ha sconvolto tutto quanto il paese, una disgrazia annunciata, secondo molti, che ora lanciano una raccolta di firme per chiedere al Comune di Capannori dossi per evitare che le auto sfreccino a folle velocità e soprattutto per installare l’illuminazione. Senza di quella, qui cala un buio nero ogni sera.
Quell’oscurità, cioè, che è tra le cause del drammatico incidente in cui ha perso la vita, a soli 14 anni, Michael Petrini (Leggi). Stava tornando a casa, alle Pianacce, in compagnia di un amico rimasto fortunatamente illeso. Lui, invece, è stato centrato in pieno dall’auto condotta da un 50enne, che non è riuscito ad evitare l’urto.
Così un’altra giovane vita viene spezzata sulle strade della Lucchesia. E il dramma continua per chi resta. Per i genitori, il papà Simone, 39 anni, operaio in una cartiera e la mamma Annarosa, casalinga di 36 anni, che ieri sera sono crollati in lacrime, quando i medici del pronto soccorso del San Luca hanno dato loro la drammatica notizia: “Michael non ce l’ha fatta”. Una scena straziante e nell’astanteria del pronto soccorso una famiglia capisce che la propria vita è cambiata. Per sempre. “Camigliano oggi è triste”, scrivono molti abitanti su Facebook. Ma Camigliano vuole anche reagire, chiede che vengano messe in campo tutte le misure per evitare che in futuro quello che è accaduto ieri non si ripeta più.
Sotto choc tanti bambini, compagni di classe di Michael, che già ieri sera hanno appreso della scomparsa del loro giovanissimo amico. Alcuni di loro, con i genitori, si sono ritrovati per affrontare il dolore, disegnando e preparando uno striscione che questa mattina hanno portato alla scuola media del paese, frequentata da Michael. Un ragazzo buono e sensibile, con la passione per i motori e tanta, tanta voglia di vivere come i ragazzini alla sua età. I suoi compagni stanno a fatica elaborando il tutto, comprendendo quello che è accaduto, aiutati e seguiti passo passo dallo psicologo dell’istituto. La classe di Michael stamani si è fermata di fronte a questa tragedia e i bambini hanno scritto i loro pensieri, per dare in qualche modo una forma ad un dramma tanto assurdo. “Non sarà facile superare un lutto come questo”, commenta la capo plesso della scuola di Camigliano. E non è facile smentirla. “I bambini, in particolare la classe di Michael – prosegue – hanno scritto dei pensieri questa mattina, riuscendo ad elaborare gradualmente quello che è avvenuto, seguiti da uno psicologo. Molti sapevano già cosa era successo e alcuni hanno portato uno striscione per ricordare Michael”. Un ragazzo molto sfortunato: Michael, che lascia nella disperazione i genitori e una sorellina di 6 anni, si stava riprendendo proprio ora da un incidente in cui era rimasto ferito a Tofori. Con lui c’era lo stesso amico che anche ieri sera è scampato al peggio.
Il parroco di paese, don Paolo Dalle Mura, è vicino alla famiglia. La disgrazia della morte di Michael ha toccato tutti. I loro amici stanno preparando pensieri e disegni per salutare il ragazzo per l’ultimo addio. I funerali si svolgeranno alla chiesa di Segromigno in Piano, ma una data precisa non è stata ancora fissata, anche se potrebbero svolgersi domenica pomeriggio o, al più tardi, lunedì pomeriggio. Intanto, domani sera (17 gennaio) alle 21 il parroco e i catechisti hanno organizzato una veglia di preghiera in chiesa per Michael, che frequentava questa parrocchia e che ad ottobre avrebbe dovuto fare la cresima.
Intanto, in paese l’angoscia di ieri si è trasformata nella rabbia e nel dolore di oggi. Tutti chiedono più sicurezza sullo stradone di Camigliano, non solo nel punto dell’incrocio con via delle Ralle dove ieri si è consumata la tragedia. Per questo i cittadini stanno organizzando una raccolta di firme da presentare al sindaco, Luca Menesini. Con quella petizione, la gente del posto chiederà che vengano installati dissuasori della velocità e che la strada killer venga al più presto dotata di illuminazione. “La cosa non riguarda soltanto noi Camiglianesi – spiega una donna del questo – da qui passano tutti. Comunque io ho già scritto al sindaco, staremo a vedere”. “Camigliano è un paese dimenticato – scrive su Facebook Liviana Lenci -, è tanto che lo dico io: eppure abbiamo le scuole e i ragazzini che tornano a piedi ne vedo tanti, tanti: non abbiamo marciapiedi nè dossi, niente. Adesso basta, sullo stradone buio buio e stretto devono mettere dei lampioni non si vede nulla”. “Basta veramente – commenta invece il consigliere comunale di Forza Italia, Anthony Masini -: i problemi della zona sono stati segnalati più volte in consiglio comunale da me e Paolo Rontani. Ho raccolto firme, portato interrogazioni, per smuovere l’amministrazione ma zero assoluto. E poi – aggiunge – per fare i lavori ci vogliono tempi biblici. Ho un figlio anch’io di 12 anni che fa il giro delle Ralle in bici. Il mio pensiero in questo momento va alla famiglia e parenti del ragazzo”.
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