Arrestati i due rapinatori della prostituta legata in casa

Sono stati arrestati i due presunti rapinatori che legarono e imbavagliarono in casa una prostituta alla prima periferia della città il 31 dicembre scorso (Leggi). In manette, dopo le indagini dei carabinieri del reparto operativo di Lucca, diretti dal capitano Paolo Floris, sono finiti Dawid Malec, di 19 anni, originario della Polonia, e Giuseppe Simonetti, 26enne della provincia di Napoli, entrambi domiciliari a Lucca. L’episodio agghiacciante era avvenuto nell’appartamento di San Marco dove la donna, una 51enne dell’Est europeo, riceveva i clienti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due, quella notte, fingendosi clienti, avevano suonato al citofono di casa della donna che, aperta la porta, era stata aggredita, picchiata e gettata a terra, ed era rimasta ferita al volto, riportando contusioni che erano state giudicate guaribili in 10 giorni.
La donna, dopo essere stata imbavagliata con del nastro adesivo, era stata derubata di 900 euro che teneva all’interno di un cassetto, oltre che del telefono cellulare.
Le indagini dei carabinieri hanno consentito d’individuare nei due giovani gli autori della rapina: l’arresto è scattato quando il più giovane dei due, ritenendo di essere stato scoperto, stava per fuggire dall’Italia per fare ritorno al Paese d’origine. I carabinieri lo hanno bloccato alla stazione ferroviaria di Lucca proprio mentre stava per salire sul treno che da Venezia lo avrebbe portato in Polonia. Poco dopo, la stessa misura è scattata anche per il suo complice, rintracciato e arrestato dai carabinieri nell’Alta Garfagnana: saputo dell’arresto del suo compare, stava tentando a sua volta di darsi alla fuga. Stamattina, al termine dell’interrogatorio di garanzia, il gip del Tribunale di Lucca ha convalidato il fermo di pg e ha disposto la misura degli arresti domiciliari nel luogo di residenza a carico di entrambi, che dovranno rispondere del reato di sequestro di persona, rapina aggravata e lesioni personali.
Il prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro si è complimentato con il comandante provinciale dei carabinieri, Stefano Fedele e con i suoi uomini, “per il risultato conseguito – si legge in una nota della Prefettura – che segna ancora una volta un passo in avanti nella repressione dei reati contro il patrimonio e contro la persona”.