Violenze nel calcio Aics: 4 squalificati e un radiato

1 febbraio 2015 | 10:49
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Violenze nel calcio Aics: 4 squalificati e un radiato

E’ stato un fine settimana caldo per il campionato provinciale Aics quello tra il 24 e il 26 gennaio scorsi. Tanto che adesso il comitato ha deciso di correre ai ripari e, coinvolgendo la Lega Calcio, di inasprire le sanzioni per le violenze sui campi da gioco. Tre gli episodi che hanno stupito e amareggiato tutti: il più grave resta sicuramente quello avvenuto sul campo degli Amatori Massa Macinaia contro i Los Macanudos, incontro nel quale il guardalinee Antonio Di Muro, 43 anni, di San Leonardo in Treponzio, era stato spintonato e fatto cadere a terra dopo essere intervenuto per sedare una rissa tra giocatori, rimediando una prognosi di trenta giorni (Leggi). Per quell’episodio il giudice sportivo ha radiato Salvatore La Banca, 26 anni, originario di Cassano allo Jonico, ma abitante nel compitese.

Secondo il giudice sportivo è responsabile di “aver invaso il campo” al termine della gara, “contribuendo in maniera decisiva” a quanto è poi accaduto. La Banca, pur essendo tesserato per gli Amatori Massa Macinaia, quel giorno non giocava. Il giudice sportivo tuttavia ha deciso di prendere nei suoi confronti un provvedimento molto severo. Ouahibi Hicham, calciatore degli amatori del Massa Macinaia, è stato invece colpito dalla squalifica per quattro giornate di campionato, e dall’inibizione sino al 24 febbraio da ogni altra attività sportiva in seno all’Aics. Anche il club è stato colpito da un provvedimento, con una squalifica per tre giornate dal campo di gioco e una ammenda di 200 euro per l’invasione di campo di un proprio tesserato.
Episodi di violenza e relativi provvedimenti del giudice sportivo si sono verificati, sempre nel pomeriggio del 24 gennaio scorso, anche nel corso dell’incontro tra Essegi e Dezza. Lo scontro tra due giocatori in campo è costato ammende di 50 euro alle due società, la squalifica per 16 giornate di campionato e l’inibizione da ogni altra attività sportiva dell’Aics fino al 24 giugno prossimo per un calciatore della Dinamo Dezza, e altre 9 giornate di squalifica (e inibizione fino al 25 marzo) per un giocatore dell’Essegi Impresa Edile.
Non è tutto: guai anche per gli Amatori terza serie del Lammari Fc, per un atto di violenza commesso da un proprio calciatore nel corso dell’incontro con il Guamo Zanzibar del 26 gennaio scorso: 12 giornate di squalifica e inibizione da ogni attività Aics per il calciatore e 50 euro di multa per la società.
Il quadro è preoccupante secondo lo stesso comitato provinciale Aics, che insieme ai settori arbitri e calcio Aics ha deciso da subito di inasprire le sanzioni per ogni episodio di violenza in campo e di radiare i calciatori che si rendano responsabili di gravi atti o aggressioni durante le partite. I nuovi provvedimenti mirano a sensibilizzare e a responsabilizzare anche le società: quelle in seno a cui si verificheranno più episodi di calcio violento potranno non essere iscritte al nuovo campionato. E con le multe che deriveranno dagli episodio violento verrà creato un fondo per iniziative benefiche.
I provvedimenti Aics. Un segnale chiaro dal comitato che così non si va avanti. “Ci ha amareggiato – sottolinea il comitato provinciale Aics – la violenza esercitata da alcuni giocatori nei confronti di altri, la violenza di presunti sostenitori nei confronti di avversari visti come nemici, la terribile certezza che si possa rischiare la vita per il comportamento insensato e delinquenziale di alcuni pseudo sportivi, mentre si sta passando un pomeriggio in quello che per noi è ancora e soprattutto un luogo di divertimento e di festa: un campo di calcio. Non ci è mai piaciuta la retorica, né le frasi fatte o di circostanza, di chi stigmatizza con forza e poi si dimentica presto di quel che è successo, niente facendo per evitare che di nuovo accada. Non ci consola il fatto che il campo di calcio è solo un microcosmo dove non si fanno che replicare, in piccolo, le grandi violenze sociali, o quelle dei forti contro i deboli; né che, per fortuna, gli episodi siano limitati, quasi sempre circoscritti a responsabilità individuali e non collettive. Ci amareggia che succedano, che pur limitati siano in aumento, che ci sia talvolta scarsa consapevolezza che la violenza danneggia, spesso irreparabilmente, tutti: dirigenti, arbitri, giocatori, semplici appassionati. E quindi non ci rassegniamo, e vogliamo combatterla”.
Da qui le prime soluzioni per arginare le violenze: “Nella riflessione che abbiamo fatto prima tra noi e poi con i membri della lega calcio – aggiunge il comitato -, che ringraziamo per la collaborazione e la maturità dimostrata, abbiamo tratto delle prime, parziali conclusioni, che hanno portato a proporre soluzioni concrete, che vanno ancora dettagliate, confrontate con i rappresentanti di tutte le società di calcio, ma che già adesso, da subito, cominciamo a mettere in pratica: perché, appunto, altrimenti le parole e lo sgomento non servono. Pensiamo che per provare a combattere, isolare, limitare al minimo la violenza sui nostri campi di calcio, serva una combinazione di misure: di prevenzione, di repressione, di crescita culturale. Dal campionato 2015/2016, non accetteremo più società, dirigenti o giocatori la cui
recidività è manifesta e si è dimostrata incorreggibile. Le regole dello stare in una libera Associazione
sono precise: statuti e regolamenti ci consentono di non accettare le richieste di adesione di chi, dopo
un confronto con tutte le nostre società, riteniamo incompatibile con i principi che reggono l’Aics. Abbiamo già dimostrato cosa faremo in tal senso, radiando dall’Associazione il tesserato che si è reso colpevole di invasione di campo e inviando i suoi dati anagrafici alle autorità competenti perché assumano i provvedimenti del caso. Abbiamo deciso di inasprire le sanzioni per coloro che si macchiano di gravi atti di violenza, tanto più se ciò accade dopo che la gara è finita. Il regolamento del campionato le dettaglierà a breve: qui basti dire che ci saranno squalifiche molto dure per i tesserati che aggrediscono a pugni altri tesserati, per società i cui tesserati si rendano responsabili di queste aggressioni, per società che non vigilano sul comportamento dei propri sostenitori. Le sanzioni consisteranno in giornate di squalifica, penalizzazioni in classifica, ammende. Sulle ammende e le sanzioni economiche inflitte per tali motivi, non si pensi si voglia far cassetta: creeremo un fondo specifico, dove queste ammende confluiranno; l’utilizzo del fondo sarà deciso in accordo con la Lega Calcio, sentita l’assemblea delle società, per iniziative benefiche, per sconti sull’iscrizione delle società più virtuose, per manifestazioni specifiche. Cominciamo già da questa settimana”.
L’aggressione al guardalinee.Per quello che riguarda poi la violenza al termine della partita degli Amatori Massa Macinaia contro i Los Macanudos, non si escludono, a breve, nuove decisioni del giudice sportivo. Nel frattempo non è stato possibile prendere altri provvedimenti disciplinari. “Né dal rapporto dell’arbitro della gara, né dal supplemento di rapporto dell’altro arbitro Aics presente – spiega il giudice sportivo -, né dall’incontro avuto presso la sede Aics con rappresentanti delle due società, è stato possibile risalire al responsabile di tale atto, né avere certezza di chi Di Muro ha tentato di dividere per impedire che venisse a vie di fatto con altri. Abbiamo preso in considerazione l’ipotesi di sospendere in via cautelativa i due capitani, come consentito dal regolamento, ma non lo abbiamo fatto per un semplice motivo; non sappiamo come si sia comportato il capitano del Los Macanudos, ma sappiamo per certo che al capitano del Massa Macinaia va grande merito per aver impedito più gravi atti di violenza. E quindi sospenderlo sarebbe stata un’ingiustizia. Di conseguenza non abbiamo potuto sospendere nemmeno l’altro”. I dati del calciatore radiato per l’invasione di campo sono stati comunque trasmessi agli inquirenti, che adesso valuteranno eventuali provvedimenti.