Tentano estorsione a noto imprenditore: presi

3 febbraio 2015 | 18:17
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Tentano estorsione a noto imprenditore: presi

Non gli pagavano l’affitto del ristorante ormai da mesi e non contenti, quando il proprietario ha chiesto loro di andarsene e lasciare libero il locale che si trova a Camaiore, lo hanno minacciato, spiegando che se ne sarebbero andati solo dopo aver avuto cinque mila euro. Altrimenti, avrebbero distrutto il locale, facendo perdere le tracce. Ha passato brutti momenti un imprenditore di 46 anni di Lucca, molto noto nel settore del caffè e della ristorazione, che però ha reagito rivolgendosi ai carabinieri. Oggi pomeriggio (3 febbraio) è giunto l’epilogo di una vicenda che si trascinava tristemente da qualche tempo.

L’imprenditore, dopo essere stato minacciato più volte anche al telefono, si è presentato ad un incontro per lo scambio del denaro con i due estorsori, i fratelli Segreto, Fabio di 31 anni e Francesco di 34, originari di Napoli, ma residenti a Viareggio. All’appuntamento, avvenuto attorno alle 17,30 nei pressi della Conad di Massarosa, si sono presentati però anche i carabinieri che stavano indagando sui due fratelli, accusati di tentata estorsione. E si sono viste vere e proprie scene da film: i militari della stazione di Camaiore che si sono presentati nel luogo fissato hanno fatto scattare le manette e ora i due sono agli arresti domiciliari. Ora, dopo la richiesta di convalida della procura, dovrà decidere il giudice per le indagini prelimari se convalidare o disporre altre misure per i due fratelli.
La vicenda ha preso inizio qualche tempo fa, quando l’imprenditore aveva affittato ai due un locale di sua proprietà a Camaiore. I problemi sono cominciati praticamente subito. I due non pagavano con regolarità il canone di affitto, così recentemente l’imprenditore lucchese era andato a parlare ai due ristoratori, cercando un accordo per rescindere il contratto. Loro però l’hanno presa male: non solo si sono rifiutati di saldare il proprio conto ma hanno minacciato l’imprenditore di distruggere il locale, se non avesse pagato loro una lauta somma, indicata in 5mila euro. Dopo qualche telefonata minatoria di troppo, l’imprenditore si è deciso a rivolgersi ai carabinieri e oggi, d’accordo con i militari, si è presentato all’appuntamento con i suoi due presunti aguzzini, con la busta contenente il denaro. Mentre avveniva lo scambio sono stati bloccati dai carabinieri.