
Riceve a casa bollette per otto utenze di cellulari che non ha mai sottoscritto. E si rivolge alla polizia, che immediatamente avvia le indagini per scoprire cosa ci fosse sotto. Non era nient’altro che una truffa, perpetrata da un uomo di 33 anni, residente nel Chianti. La sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile della questura è risalita a lui contattando direttamente il gestore telefonico, che aveva subappaltato il procacciamento di nuovi clienti a una società del Chianti. La stessa aveva intestato le otto utenze a una giovane capannorese, che gestisce un punto di ristoro nell’immediata periferia, grazie alla copia di un documento di identità. Ma la firma sui contratti era, invece, falsa e disconosciuta dalla denunciante. Al termine degli accertamenti, quindi, il 33enne procacciatore, già conosciuto alle forze dell’ordine per casi simili, è stato denunciato per i reati di falso ideologico, truffa e sostituzione di persona.