Furti e rapine, cinque in cella per scontare le pene

27 marzo 2015 | 12:32
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Furti e rapine, cinque in cella per scontare le pene

Raffica di arresti eseguiti dalla squadra mobile di Lucca nelle ultime ore in esecuzione di altrettanti ordini emessi dal tribunale di sorveglianza di Firenze. In manette è finita Lucia Lafleur, 36enne residente a Querceta, destinataria di ordine di esecuzione pena agli arresti domiciliari; è stata rintracciata e collocata agli arresti domiciliari nella propria abitazione, perché deve scontare la pena a quasi 3 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio. Gli uomini della sezione catturandi della squadra mobile di Lucca hanno arrestato anche Frant Bruma, rumeno 36enne, già residente nel campo nomadi di Torre del Lago,:è stato rintracciato dai poliziotti della Squadra Mobile di Lucca in collaborazione con i colleghi della polizia stradale di Massa, nella zona di Marina di Massa, e accompagnato in carcere dove deve scontare la pena a 6 mesi di reclusione a seguito di condanna per un furto avvenuto a Viareggio il 18 aprile del 2011.

Stessa sorte anche per Besnik Mucaj, albanese 48enne, arrestato dalla Squadra Mobile lucchese in collaborazione con i colleghi della Polizia di frontiera marittima di Brindisi mentre si stava imbarcando su un traghetto in partenza per Valona: l’uomo deve scontare la pena a 3 anni ed 1 mese di reclusione, a seguito di condanna per rapina a mano armata, commessa a Lucca il 27 marzo del 2012 a danni di un cittadino tunisino. In manette anche Paolo Arcipreti, 48enne di Castelnuovo di Garfagnana, tratto in arresto dalla Squadra Mobile in esecuzione di ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Pistoia, poiché deve scontare la pena ad anni 2 e mesi 6 di reclusione a seguito di condanna per reati contro. il patrimonio. Era stato arrestato in flagranza dalla Polizia di Pistoia per furto di medicinali all’ interno dell’ospedale. Divenuta definitiva la condanna, l’uomo è stato rintracciato dai poliziotti lucchesi che lo hanno associato al carcere S. Giorgio. Nella rete è finito anche Pasquale Pellegrinotti, capannorese 46enne, arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione, a seguito di condanna a 4 mesi di arresto per falsificazione di denaro. Secondo l’accusa, aveva spacciato monete false in un negozio della Piana e, a seguito di indagini della polizia, era stato scoperto e denunciato. Divenuta definitiva la condanna, anche per lui si sono aperte le porte del S. Giorgio.