Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto

29 marzo 2015 | 12:39
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Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto
Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto
Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto
Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto
Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto
Muore schiacciato da un muletto in una agraria – Foto

di Roberto Salotti
E’ accaduto tutto in una frazione di secondo. Un attimo. E il grido disperato lanciato dall’amico che ha visto rovesciarsi il muletto non è servito a salvargli la vita. Un braccio del transpallet ha colpito alla testa Andrea Roberto Buchetti, 54 anni, autotrasportatore di Lucca, senza lasciargli alcuno scampo. “Gli ho gridato: sta cadendo il muletto, spostati”, ha urlato incontro ai primi soccorritori Andrea Chelini, l’ex dipendente dell’Agraria Molino Coturri di Farneta, che aveva chiesto all’amico di accompagnarlo per prelevare delle scaffalature dall’azienda da cui si era licenziato qualche tempo fa. E’ stato tutto inutile.

La tragedia si è consumata attorno alle 13,20 di oggi (29 marzo) nell’azienda che ha sede in via di Chiatri. Una tranquilla domenica pomeriggio sconvolta da una terribile disgrazia. Un incidente, non hanno ormai dubbi gli agenti della polizia arrivati sul posto per i rilievi con la polizia municipale, insieme al medico legale Stefano Pierotti e agli uomini della scientifica.
A dare l’allarme è stato l’ex dipendente dell’agraria che aveva conservato ancora le chiavi dell’azienda e, dopo aver informato i titolari, si era fatto accompagnare nella ditta chiusa dall’autotrasportatore, per farsi aiutare a sistemare delle scaffalature che voleva acquistare. Ha telefonato al 118, spiegando che la situazione era disperata. La centrale operativa ha inviato d’urgenza un’ambulanza della Misericordia di Lucca, ma ogni tentativo di rianimare l’operaio è stato vano. Buchetti (nella foto) è morto praticamente sul colpo, per le gravissime ferite provocate alla testa dalla pala del muletto che gli si è rovesciata addosso mentre lo stava manovrando manualmente.
Il dramma è avvenuto all’interno del capannone dell’agraria. I due amici erano arrivati qui attorno alle 13. Chelini, secondo quanto ricostruito dalla polizia, aveva aperto con le chiavi che gli avevano lasciato i titolari Saverio e Andrea Coturri. I due poi si erano messi al lavoro per sistemare degli scaffali da prelevare in un secondo momento. Poco dopo Chelini si è allontanato per qualche minuto, per fare una telefonata. Quando è entrato di nuovo nel capannone, ha visto che il transpallet si stava rovesciando. Ha lanciato un grido che hanno sentito anche dalla casa dove Luisella, madre dei fratelli Coturri, stava pranzando. Spaventata e senza sapere che ci fosse qualcuno in quel momento in ditta, si è precipitata. Ha dovuto fare i pochi metri che separano l’abitazione dall’azienda per rendersi conto di quello che era successo. “E’ stato terribile – commenta quando ormai l’ambulanza lascia il piazzale dell’Agraria Coturri -: non sapevo che Andrea Chelini fosse all’interno della ditta. E’ un nostro ex dipendente e siamo rimasti in buoni rapporti. So che aveva le chiavi. L’ho visto uscendo di casa: era disperato e con le mani insanguinate perché aveva cercato di soccorrere l’amico. Quando sono andata a vedere all’interno cosa era successo, sono rimasta sconvolta. E’ una terribile disgrazia, un incidente che non ci potremo mai scordare. Non conoscevo la vittima, ma sono addolorata per lui e la sua compagna”. Quest’ultima è stata tra le prime ad essere avvisata: sotto choc e inconsolabile, si è voluta comunque recare all’agraria Coturri per conoscere quale amaro destino aveva stroncato la vita al suo uomo.
La dinamica al vaglio della polizia. E’ ancora da chiarire nel dettaglio la dinamica dell’incidente. Finora, gli agenti della squadra volanti e della Mobile, diretta da Virgilio Russo, sono riusciti ad accertare che Buchetti stava controllando il muletto quando, forse per una manovra errata o perché una pala ha urtato uno scaffale facendo inarcare il transpallet, il mezzo si è rovesciato, travolgendolo e colpendolo alla testa. Così lo hanno trovato i primi soccorritori della Misericordia e gli agenti della polizia, che ora indagano per chiarire ogni contorno dell’incidente. L’amico che lo aveva accompagnato in agraria è stato ascoltato in questura dove ha fornito la sua versione dei fatti, mentre la polizia scientifica e il medico legale sul posto hanno raccolto elementi utili per le indagini. Al momento, per gli inquirenti, si è trattato di un drammatico incidente, provocato da una altrettanto tragica fatalità.
La tragedia. Una tragedia che si è abbattuta inevitabilmente anche sull’agraria Coturri. La famiglia è sconvolta per quello che è accaduto. Saverio che al momento dell’incidente si trovava allo stand di VerdeMura ha lasciato tutto per accorrere dalla madre Luisella e non lasciarla sola. L’altro titolare, Andrea, che invece era fuori Lucca, è stato avvisato soltanto in seguito dalla famiglia.
Le testimonianze. “Ho sentito gridare un uomo come un disperato e sono corsa fuori casa”. Una vicina dei Coturri racconta i primi drammatici momenti subito dopo l’incidente. “Ero anche io a pranzo ma sono uscita subito – racconta -: nel piazzale dell’azienda c’era Andrea Chelini che conosco perché fino a poco tempo fa lavorava all’agraria Coturri, che era disperato. Ha gridato: ‘L’ho visto che gli andava addosso il muletto, gli ho gridato ma non ho fatto in tempo a fare nulle’. E’ stato terribile. Una disgrazia”.
La vittima. Andrea Roberto Buchetti aveva 54 anni e viveva in centro storico a Lucca con la sua compagna. Di professione autotrasportatore, aveva collaborato con Andrea Chelini che anche oggi si era offerto di accompagnare al sopralluogo all’agraria Coturri, anche se era domenica e il negozio era chiuso. Chelini era interessato all’acquisto di scaffalature per aprire un negozio a Sant’Anna e aveva volentieri condiviso quel sogno con l’amico Buchetti. Nessuno avrebbe potuto prevedere che tutto questo si sarebbe tramutato in tragedia.
FOTO – I drammatici soccorsi all’agraria Coturri (di Giuseppe Cortopassi)