I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma

9 aprile 2015 | 15:12
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I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma
I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma
I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma
I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma
I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma
I banditi fanno ostaggi in banca, maxi colpo alla Cariparma

Sono entrati in banca poco prima dell’orario di chiusura a volto scoperto, fingendosi clienti. Poi uno di loro ha tirato fuori un trincetto e ha minacciato con il complice il direttore e i dipendenti – in tutto dodici persone – chiudendoli nella sala riunioni della filiale della Cassa di Risparmio di Parma di viale San Concordio. I due, senza mostrare alcun segno di fretta e senza far trasparire tensione, hanno atteso l’arrivo del terzo uomo, l’unico ad aver invece agito con il volto mascherato da una calzamaglia. E’ stato a quel punto che hanno costretto un cassiere a chiudere il gabbiotto, facendosi mostrare la cassaforte da cui hanno portato via un bottino – ancora da quantificare con precisione -, che oscilla tra gli 80 e i 110mila euro. E’ accaduto attorno alle 15,40 di oggi (9 aprile) ma soltanto poco prima delle 17 dalla banca sono riusciti a dare l’allarme, quando i malviventi si sono fatti riaprire il gabbiotto all’ingresso per uscire senza dare troppo nell’occhio. La polizia dà ora la caccia ai tre banditi, che potrebbero aver agito con l’aiuto di un palo che si trovava all’esterno e con il quale, probabilmente, si sono dileguati a bordo di un’auto.

Per le dodici persone prese in ostaggio dai malviventi è trascorsa più di un’ora nel completo terrore. Nessuno di loro è rimasto fortunatamente ferito, ma tutti sono stati ascoltati dagli uomini della squadra volanti e della mobile della questura di Lucca in stato di forte choc.
Al momento dell’irruzione era in corso una riunione all’interno della banca. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, sono entrati per primi due rapinatori, nessuno dei quali era travisato. Entrambi con accento del sud hanno subito fatto capire le loro intenzione, tirando fuori dalla tasca un trincetto. Con il taglierino hanno costretto il cassiere ad aprire al loro complice e poi gli hanno intimato di raggiungere le altre persone nella sala riunioni, dopo essersi fatti mostrare la cassaforte. In tre hanno praticamente ripulito il forziere con tutta calma. Poi tutti e tre si sono allontanati a piedi e probabilmente hanno raggiunto il palo con il quale sono fuggiti.
Nel frattempo era passata circa un’ora: i malviventi, dopo aver preso il denaro, hanno aperto la porta della sala riunioni e si sono fatti aprire il gabbiotto all’ingresso dal quale poi si sono allontanati velocemente a piedi. A quel punto il direttore ha telefonato al 113, spiegando che si era appena compiuta la rapina. Le volanti e la squadra mobile sono piombati sul posto insieme agli uomini della Digos e, dopo essersi accertati che tutti stavano bene, hanno iniziato le indagini per ricostruire cosa era avvenuto in quell’ora terribile per tutti all’interno della banca, che tra l’altro è dotata di telecamere. Quelle immagini potrebbero essere utili agli investigatori, che hanno immediatamente avviato le ricerche dei rapinatori in fuga con il grosso bottino. Posti di controllo sono stati allestiti in tutta la zona ma le ricerche finora non hanno dato alcun esito. Le indagini della polizia potrebbero arrivare presto ad una svolta. Secondo le prime ricostruzioni, ad agire sarebbe stata una banda di professionisti delle rapine, pendolari dei colpi in banca che agiscono con la complicità di malviventi, spesse volte del posto. Al momento soltanto ipotesi investigative a cui gli agenti stanno cercando eventuali conferme.
FOTO – Le indagini della polizia subito dopo la rapina