Lucca dice addio alla centrale del 118 dall’1 agosto

10 aprile 2015 | 10:00
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Lucca dice addio alla centrale del 118 dall’1 agosto

Lucca può dire definitivamente addio alla centrale operativa del 118 e adesso c’è anche una data. Dal primo agosto – è questa la dead line indicata agli operatori dal direttore generale dell’Asl 2 Joseph Polimeni – sarà operante la centrale unica con sede a Viareggio e che si occuperà dei servizi dell’emergenza urgenza per un territorio vastissimo, dalla provincia di Lucca, appunto, alla Versilia fino a Massa e alla Lunigiana. Una accelerazione di un percorso voluto dalla Regione Toscana che ora sembra aver superato la sua fase di stallo. Con degli effetti diretti sul personale e, secondo i sindacati, anche sul servizio stesso. Con le sigle, il confronto comunque ci sarà: probabilmente già la prossima settimana l’Asl convocherà il summit per illustrare il piano che, è già stato assicurato, non comporterà riduzione di personale.

Tuttavia, della trentina fra infermieri, operatori sociosanitari e medici che attualmente lavorano alla centrale del 118 soltanto la metà continuerà a lavorare nell’emergenza urgenza. Gli altri saranno destinati, secondo le esigenze dell’Asl e in accordo con personale e sindacati, ad altre mansioni. È’ chiaro: siamo soltanto all’inizio di un percorso ma i tempi sono stretti. Al riguardo esprime perplessità e preoccupazione il sindacato Usb. “Continuiamo a non capire le ragioni di questa riorganizzazione – incalza Giacomo Vietina – e soprattutto di questa accelerazione nella aggregazioni delle centrali del 118. Non solo: la conferma definitiva della sede di Viareggio, siamo convinti, trasformerà quello di Lucca in un ospedale di continuità. L’assessore regionale Luigi Marroni parla di Viareggio come di una scelta funzionale e non di una decisione dettata da condizioni economiche. Noi chiediamo a questo punto che venga fatta chiarezza”. Ma sono in primo piano anche le questioni relative al personale: “Gli operatori che lavorano in centrale a Lucca sono qualificati e hanno compiuto un lungo percorso di formazione, che fine farà la loro professionalità? Finora non ce lo ha spiegato nessuno”. La preoccupazione di rappresentanti dei lavoratori e sindacato Usb è anche rivolta al nuovo sistema di gestione dell’emergenza urgenza. La rivoluzione tecnologica promessa in questa fase di transizione è ancora ai primi passi, come il sistema di geolocalizzazione dei mezzi di soccorso in collegamento in diretta con l’operatore di centrale. “C’è ancora da capire – aggiunge Vietina di Usb – come nei fatti verrà realizzata la separazione tra la gestione dell’emergenza urgenza e quella del trasporto sanitario”. Un’altra questione riguarda il rapporto con il territorio: “Siamo sicuri che ogni singolo operatore della centrale unica con il solo ausilio della tecnologia possa gestire interventi in un territorio così vasto e magari per la sua gran parte sconosciuto?”. Tanti dubbi restano sull’intera operazione: viene osservato anche come l’organizzazione delle centrali che verranno accorpate a mesi sia attualmente ancora molto diversa: a Viareggio sono a disposizione della centrale solo delle automediche. A Lucca sono operative anche due ambulanze. Differenze che andranno uniformate con la gestione unica, si augurano operatori e sindacati.

Roberto Salotti