
Un piano studiato nei minimi dettagli. E’ questo quanto emerge dalle indagini, condotte dalla polizia di Lucca, sulla rapina che ieri (9 aprile) ha fruttato a ignoti malviventi un bottino definitivamente quantificato in una cifra fra i 70 e gli 80mila euro (Leggi l’articolo). Secondo le prime ricostruzioni il commando che ha rapinato e sequestrato 12 persone, fra dipendenti e direttori di filiale, impegnati in un incontro alla Cariparma di viale San Concordio, sarebbe arrivato sul posto con una macchina rubata a San Giuliano Terme, trovata in via di Ronco nel parcheggio davanti al bar dove inizia la strada che porta verso le colline di Vicopelago e Gattaiola. Dopo un breve percorso a piedi i malviventi hanno effettuato il blitz, tenendo le persone sequestrate in uno stanzino per circa un’ora e mezza per attendere l’apertura della cassaforte temporizzata del bancomat. Secondo alcune testimonianze il gruppo di tre persone che è entrato in banca e che ha agito a volto scoperto e senza guanti, con la certezza quindi di non poter essere identificati dalle impronte digitali, avrebbe dialogato via telefono con almeno un’altra persona all’esterno. Episodio che fa pensare alla presenza di un “palo” e, forse, di un’altra persona pronta a caricare i rapinatori per la fuga in macchina dopo il colpo. Ignota la direzione di fuga, presumibilmente effettuata con un’auto non rubata, per non dare nell’occhio ad eventuali controlli. I rapinatori, insomma, potrebbero aver imboccato l’autostrada, il cui accesso è a circa 100 metri dalla banca o aver preso la via del foro di San Giuliano. Di certo c’è che, al momento, di loro non c’è alcuna traccia, in attesa di capire se dall’esame delle telecamere di sorveglianza e dai rilievi dattiloscopici possa emergere qualche elemento in più per l’identificazione dei malviventi.
Enrico Pace