Meningite, grave una giovane di 27 anni di Lucca

18 aprile 2015 | 14:44
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Meningite, grave una giovane di 27 anni di Lucca

Un nuovo caso di meningite a Lucca: è grave una giovane donna di 27 anni che stanotte è stata trasportata al pronto soccorso del San Luca, già in condizioni giudicate critiche dai medici. La donna, dopo i primi accertamenti, è stata trasferita all’ospedale di Pescia, in isolamento in terapia intensiva, perché a Lucca gli unici due posti letto disponibili erano già occupati. Secondo le prime analisi, si tratterebbe di una nuova infezione da meningococco C, una delle forme più gravi e infettive. Per questo l’Asl ha già iniziato le procedure di profilassi sui colleghi di lavoro della giovane e sulla famiglia. La donna però negli ultimi otto giorni ha frequentato anche tre locali pubblici, tra Lucca e la Versilia: la discoteca Kuku, il Mai Mai e la Capannina di Franceschi. E’ per questo che i sanitari invitano coloro che fossero andati in questi locali negli ultimi dieci giorni a sottoporsi alla profilassi per prevenire eventuali nuove infezioni.

La ragazza è arrivata al pronto soccorso del San Luca nel cuore della notte, accusando febbre alta e malessere diffuso. Immediatamente i medici hanno monitorato i sintomi di una sospetta meningite, facendo scattare le procedure di norma utilizzate in casi delicati come questo. La situazione – tranquillizza comunque l’Asl – è sotto controllo. Già nella giornata di oggi (18 aprile) la struttura di Igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione dell’azienda Usl 2 di Lucca ha infatti già completato la profilassi sia nell’ambiente familiare che in quello lavorativo della 27enne. Nell’azienda dove lavora è stato necessario sottoporre alla procedura di prevenzione soltanto la collega che divide la stanza con la giovane. La 27enne trasferita all’ospedale di Pescia sarà sottoposta a tutte le analisi del caso, per confermare l’ipotesi che l’infezione sia stata provocata dal meningococco C. Con quello di Lucca, comunque, i casi di meningite in Toscana dall’inizio dell’anno salgono a 18.
“Per limitare il rischio di casi secondari, è importante che i contatti stretti dei malati effettuino una profilassi con antibiotici – avverte la Asl -. Nella valutazione di contatto stretto, che deve essere fatta caso per caso, vengono tenuti in considerazione: i conviventi, chi ha dormito o mangiato insieme alla persona, coloro che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti diretti con la sua saliva, attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli”.
A puro titolo precauzionale l’azienda fa presente che recentemente la giovane ha frequentato in serate specifiche alcuni locali: la discoteca KuKu di Antraccoli (venerdì 10 aprile), la discoteca La Capannina di Forte dei Marmi (sabato 11 aprile), il bar ristorante Mai Mai di Lucca (mercoledì 15 aprile). Le persone potenzialmente a rischio sono soltanto quelle che, come detto, hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con la ragazza, che ora sono invitate ad effettuare la profilassi (una semplice terapia con antibiotico).
L’Asl 2 ha messo a punto un piano organizzativo per consentire l’effettuazione della profilassi: domani (19 aprile) le persone coinvolte potranno eventualmente recarsi in tutti i punti di continuità assistenziale del territorio; da lunedì (20 aprile) potranno farlo nella sede del distretto e del dipartimento della prevenzione in piazza Aldo Moro a Capannori.
“La meningite – spiega il direttore sanitario dell’Azienda Usl 2 Lorenzo Roti – è una malattia causata da un batterio, ospite nel naso o nella gola, che si manifesta soprattutto nella stagione tardo inverno-primaverile. Un’idonea terapia antibiotica è in grado di determinare la scomparsa del germe in 24 ore. Il meningococco (nel caso specifico si tratterebbe del ceppo C) si trasmette solo a seguito di contatti molto ravvicinati da persona a persona, sopravvive poco nell’ambiente ed è molto sensibile ai comuni disinfettanti ed alla luce del sole”.
L’Asl ricorda che contro la meningite è possibile vaccinarsi: per la Piana di Lucca il lunedì dalle 9 alle 12,30 a Capannori e il giovedì dalle 9 alle 12,30 nel padiglione C della Cittadella della Salute al Campo di Marte nella struttura di Medicina dello Sport.
Il caso di Lucca segue di meno 48 ore quello di una 31enne del Valdarno, ricoverata anche lei in gravi condizioni in ospedale per una infezione da meningococco C e uccisa oggi dalla malattia. A Lucca negli ultimi mesi c’era stato un altro caso di meningite, senza fortunatamente conseguenze drammatiche: una infezione non provocata dal meningococco di tipo C contratta da un 40enne del compitese che dopo un primo ricovero al San Luca era stato trasferito all’ospedale Cisanello di Pisa. Soltanto ieri, l’assessore regionale alla salute, Luigi Marroni aveva parlato di livello di attenzione alto in Toscana (Leggi).