
Lotta tra la vita e la morte l’impiegata 27enne di Lucca, ricoverata per sospetta meningite da meningococco C nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santi Cosma e Damiano, dove è stata trasferita nella notte tra venerdì e sabato scorsi dopo essere stata sottoposta ai primi accertamenti all’ospedale San Luca di Lucca (Leggi). Per la giovane sono ore decisive per rispondere alle cure somministrate dai medici, che stanno tentando disperatamente di fermare il decorso della malattia. La giovane in mattinata ha mostrato lievi segni di miglioramento ma non sarebbe ancora fuori pericolo. La ragazza era arrivata nella notte di sabato al pronto soccorso di Lucca, in condizioni già critiche. I medici che l’hanno visitata hanno riscontrato subito i sintomi della meningite batterica di tipo C, una tra le più diffuse ma anche più infettive.
Per questo la famiglia e la collega di lavoro sono stati immediatamente sottoposti alla profilassi. Ma a Lucca da ieri è psicosi. Sono state centinaia le telefonate al 118, per capire meglio le modalità di trasmissione e i rischi.
Il batterio, spiega l’Asl, non si trasmette se non con uno stretto contatto fisico con il malato, attraverso la sua saliva, i baci, stoviglie o con l’uso di spazzolini da denti utilizzati dal paziente. Quindi sono a rischio, secondo una casistica che comunque è da valutare caso per caso, i conviventi, chi ha dormito o mangiato insieme alla persona, coloro che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti diretti con la saliva della malata.
Un’idonea terapia antibiotica è in grado comunque di determinare la scomparsa del germe in 24 ore. Il meningococco (nel caso specifico si tratterebbe del ceppo C) si trasmette solo a seguito di contatti molto ravvicinati da persona a persona, sopravvive poco nell’ambiente ed è molto sensibile ai comuni disinfettanti ed alla luce del sole.
Solo per precauzione l’Asl ha reso noti i tre locali frequentati dall’impiegata negli ultimi otto giorni, che è il tempo medio tra la contrazione della malattia e i primi sintomi, periodo in cui comunque il batterio può essere trasmesso. La ragazza era stata alla discoteca KuKu di Antraccoli venerdì 10 aprile, alla discoteca La Capannina di Forte dei Marmi sabato 11, e al bar ristorante Mai Mai di Lucca mercoledì 15 aprile. Le persone potenzialmente a rischio sono soltanto quelle che, come detto, hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con la ragazza. L’Asl le ha invitata ad effettuare la profilassi che consiste in una semplice terapia con antibiotico. Da oggi (19 aprile) le persone coinvolte potranno eventualmente recarsi in tutti i punti di continuità assistenziale del territorio e da domani (20 aprile) potranno farlo nella sede del distretto e del dipartimento della prevenzione in piazza Aldo Moro a Capannori.
Asl 2 di Lucca e Asl 3 di Pistoia sono in stretto contatto. Anche al pronto soccorso dell’ospedale di Pescia dove l’impiegata è ricoverata è stata attivata una task force per garantire la profilassi. Il sindaco Oreste Giurlani è in continuo contatto con la direzione sanitaria: “La situazione – commenta – è sotto controllo. Le Asl hanno immediatamente attivato tutte le procedure del caso”.