
Una brutta esperienza per l’ex assessore capannorese Alessio Ciacci, oggi commissario della società dei rifiuti Messinambiente. Stamani (28 aprile), Ciacci è stato aggredito e contestato da un gruppo di lavoratori che hanno invaso la sede di Messinambiente, per chiedere il pagamento degli stipendi, dopo un ritardo di un paio di settimane. E’ dovuta intervenire la polizia per riportare la calma. E alla fine è stato provvidenziale anche l’intervento del liquidatore del Comune, Raphael Rossi, che ha confermato ai dipendenti che gli onorari erano stati pagati.
A raccontare l’episodio è lo stesso Ciacci, che affida a Facebook il suo sfogo. “Nella mia vita ho avuto tante esperienze, anche dure a volte e in contesti di violenza dove, come in Guatemala o Chiapas. Ho lavorato con l’Onu per recuperare resti delle fossi comuni. Ma mai nella mia vita mi era capitato di essere io il destinatario ultimo della violenza come questa mattina negli uffici di Messinambiente”.
Ciacci spiega anche i motivi che hanno scatenato la protesta: “Per un ritardo di 14 giorni negli stipendi dovuto ad un ritardo di pagamenti dal Comune – sottolinea l’ex assessore capannorese -, la sede dell’azienda è stata invasa da un gruppo di lavoratori che a suon di spintoni e minacce si è fatta strada fino a occuparmi l’ufficio urlando e miannciandomi. Devo ringraziare la presenza di Raphael che mi ha aiutato e l’intervento tempestivo della Digos che ha evitato la violenza fisica e ripristinato un clima di confronto. Nel frattempo sono arrivate le risorse per gli stipendi e li stiamo erogando. Faccio appello a tutti perché quando si amministra un bene comune si sia rispettosi gli uni degli altri”.