
Si è concluso questa mattina l’esame esterno della salma di Fabio Comini, l’alpino di 26 anni morto dopo essere precipitato per la mancata apertura del paracadute nella giornata di giovedì 21 maggio (Leggi l’articolo). La salma, dopo il nullaosta del pm, è stato così trasferita ad Ascoli Piceno, luogo di nascita del militare morto nell’incidente, dove lunedì si terranno le esequie. Domani intanto nella caserma Clementi di Ascoli Piceno sarà allestita la camera ardente. “La salma del nostro concittadino potrà essere salutata dalle 8,40 alle 21. Onore a Fabio Comini”, scrive il sindaco di Ascoli Guido Castelli nel suo profilo Facebook.
Comini, 26 anni, apparteneva al quarto reggimento Alpini paracadutisti di stanza a Verona, ma era in addestramento alla Folgore di Pisa. L’incidente è avvenuto nel corso di una esercitazione, ed è al centro di un’inchiesta della magistratura per capire i motivi per cui il paracadute a vela non si è aperto provocando così la tragedia.