Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto

15 giugno 2015 | 14:39
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Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto
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Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto
Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto
Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto
Chiudono i dipendenti in bagno e rapinano la Crl – Foto

di Roberto Salotti
Una banda di professionisti delle rapine sorprende i sei dipendenti rimasti al lavoro in banca dopo l’orario di chiusura degli sportelli e li costringe ad entrare tutti nel bagno, sotto la minaccia di una pistola e di un cacciavite, dover ripulito le casse. Forse appostati da tempo sul retro della banca e osservando i movimenti all’interno attraverso il vetro dell’ingresso, hanno atteso che il bancario lasciasse il suo ufficio per forzare la porta e entrare nella filiale della Cassa di Risparmio di Lucca di viale Puccini a Sant’Anna, già presa di mira per ben tre volte dai rapinatori negli ultimi anni.

“E’ stato un attimo – racconta il dipendente –: sono convinto che i rapinatori ci stessero spiando da fuori, perché non ho fatto in tempo ad uscire dal mio ufficio, quello che si trova sul retro e che ha una parete a vetri che i tre hanno fatto irruzione”. Sono stati attimi di terrore per tutti i presenti, attorno alle 16,20 di oggi pomeriggio (15 giugno). I banditi non hanno quasi proferito parola: erano armati di una pistola e di un grosso cacciavite e con quelle armi hanno spinto i bancari ad aprire la cassaforte del bancomat e poi li hanno costretti a chiudersi in bagno prima di ripulire le casse agli sportelli, fuggendo con un bottino non inferiore ai 50mila euro.
Un’esperienza terribile, che ha comprensibilmente impressionato tutti. A nessuno, fortunatamente, è stato fatto del male. I malviventi hanno fatto capire subito le loro intenzioni ai dipendenti e si sono avvicinati agli sportelli, prendendo i 32mila euro che si trovavano in due cassette. Poi, minacciando alcuni dei presenti, si sono fatti aprire il forziere del bancomat, rubando altro denaro ancora da quantificare con esattezza. Poi li hanno chiusi nel bagno per garantirsi la fuga: sono allontanati velocemente a piedi, uscendo ancora dal retro della banca. Da qui, evidentemente, hanno raggiunto un’auto o un altro mezzo per la fuga, forse aiutati da qualche complice. Dal parcheggio della banca è infatti impossibile uscire senza il dispositivo che alza la sbarra di accesso di cui è dotata l’area di sosta.
Appena certi di essere rimasti soli in banca, i dipendenti si sono liberati e sono riusciti a dare l’allarme. In pochi minuti sono arrivate sul posto le volanti della polizia e gli uomini della squadra mobile di Lucca, insieme alla scientifica. Gli agenti hanno ascoltato a lungo il racconto dei dipendenti, passando al setaccio millimetro per millimetro la banca. In particolare la scientifica ha cercato impronte sia sulla porta del retro, forzata dai malviventi, che agli sportelli e sulle casse. La speranza è quella di trovare tracce utili per le indagini.
I tre malviventi sono entrati in azione vestiti di scuro e travisati parzialmente da foulards e sciarpe. Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, si tratterebbe di tre persone del Sud, forse siciliani, pendolari delle rapine in banca.
Le ricerche dei tre sono scattate immediatamente mentre alla filiale della Crl partivano le prime indagini. La polizia, aiutata anche dai carabinieri, ha allestito posti di controllo sia alla prima periferia della città che nella Piana, ma dei tre finora non è stata trovata altra traccia. Gli investigatori hanno esaminato anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso della banca, dove si vedono i rapinatori in azione. Pochi gli elementi però raccolti finora per tracciare un identikit preciso. Il personale della banca deve invece fare i conti con un brutto spavento. Una dipendente è arrivata alla filiale di Sant’Anna quando c’era la polizia. Si era allontanata per andare ad un appuntamento da un cliente: “E’ stato solo un caso che non fossi presente – racconta anche lei impressionata -: è la terza rapina da quando lavoro qui. Fortunatamente non si è fatto male nessuno, però sono tutti ancora molto spaventati”.

FOTO – I rilievi della polizia subito dopo la rapina alla Crl