
Stop al giudizio abbreviato per crimini efferati: il via libera è arrivato ieri dalla Camera, ora la proposta di legge passa al Senato. “I componenti della Commissione Giustizia della Camera dei deputati, guidati dalla presidente Donatella Ferranti, avevano preso un impegno in occasione dell’incontro dedicato a ‘Tutela delle vittime nel solco delle indicazioni europee’ svoltosi lo scorso dicembre a Montecitorio, cui aveva partecipato anche Maria Grazia Forli, la mamma di Vanessa Simonini” spiega la parlamentare Pd Raffaella Mariani.
Alla pressante richiesta dei familiari delle vittime “che hanno costantemente richiamato l’attenzione sulla necessità di un’applicazione certa della pena – sottolinea la deputata democratica – si è risposto con una scelta netta nella direzione della tutela delle vittime e delle parti offese da crimini efferati. È socialmente inaccettabile che a chi ha commesso un delitto feroce venga concesso, in modo meccanico, uno sconto di pena solo in virtù della scelta di un particolare rito processuale: cambiare su questo punto risponde a un principio di civiltà”. La modifica al codice di procedura penale approvata ieri a Montecitorio “esclude tassativamente – continua la deputata – l’applicazione del giudizio abbreviato per reati specifici come quelli di strage, omicidio premeditato o aggravato da sevizie, violenze sessuali o motivi abietti, tratta di persone, sequestro di minori o di persone con lo scopo di estorsione a cui consegue la morte dell’ostaggio”. Una legge che si colloca “nel solco di un riassetto del sistema della giustizia – conclude Mariani – in cui si irrobustiscono sia l’aspetto risocializzante della pena che la tutela delle vittime, rispondendo all’idea che serve una proporzione tra la gravità dell’offesa e la pena, come ha ricordato Ferranti, che ha seguito l’iter della proposta. Ora ci auguriamo che il Senato approvi al più presto questa norma, che risponde ad un condiviso senso di giustizia”.