


E’ ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cisanello di Pisa Giuseppe Gambino, il pensionato di 67 anni, pestato a sangue dal figlio di 20 anni, Andrea, che è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo l’aggressione avvenuta nel cuore della notte di ieri (17 agosto) nella loro casa di via della Grotta a Saltocchio (Articolo e foto). I medici non hanno potuto sciogliere la prognosi e le condizioni dell’anziano continuano ad essere definite molto gravi. Purtroppo, per questi motivi, non è stato ancora possibile sottoporlo all’intervento chirurgico per ridurre il vistoso ematoma al cranio provocato dalla furia del figlio che lo ha percosso nel sonno con un casco integrale e per risolvere i problemi respiratori provocati dal tentativo di strangolamento.
Il quadro clinico è complesso: oltre al volto tumefatto e al trauma facciale, l’anziano ha riportato problemi alla trachea dovuti alla pressione sul collo, mentre gli è stato lesionato gravemente anche l’orecchio sinistro. Le prossime ore saranno decisive per Giuseppe, ridotto in fin di vita dal figlio (nella foto), operaio all’ex Zincheria Butori, dove un tempo aveva lavorato anche il padre, prima di andare in pensione. Andrea è stato arrestato nella mattinata di ieri dopo che messo alle strette dai carabinieri era crollato confessando di aver aggredito il padre, dopo aver bevuto e assunto droghe. La dinamica con cui si sono svolti i fatti è ormai chiara per i carabinieri del radiomobile di Lucca e quelli della stazione di Ponte a Moriano, intervenuti per le indagini del caso.
Il figlio di Giuseppe era rientrato a casa attorno alle 4 e aveva raggiunto il padre che dormiva in camera. Nel sonno aveva iniziato a picchiarlo con il casco, colpendolo al volto e alla testa. Poi avrebbe tentato di strangolarlo, prima di lasciarlo ai piedi del letto in una pozza di sangue. Dopo aver placato la sua incontenibile rabbia, è andato a cambiarsi i vestiti, togliendosi i pantaloni insanguinati e riponendo in una tasca i soldi sottratti dal portafogli del padre. Poi li aveva gettati sopra un mobile e era uscito di casa, tenendo ancora in mano il casco, di cui poi si era disfatto, lanciandolo in un campo. Soltanto dopo tre ore, si è deciso a chiamare il 118, facendosi trovare sulla porta di casa e inscenando una rapina. La centrale operativa ha inviato le ambulanze sul posto che hanno poi trasferito d’urgenza Giuseppe all’ospedale San Luca. Le sue condizioni avevano poi richiesto il trasferimento a Cisanello, dove il pensionato si trova tutt’ora ricoverato.