
Suicidio e ferimento alle porte della città (Leggi l’articolo), l’amministrazione comunale chiede l’istituzione di un tavolo contro la microcriminalità. A proporlo è l’assessore alla sicurezza, Francesco Raspini, che dichiara l’impegno e la collaborazione con la questura. Gli episodi di Porta San Pietro e del baluardo San Colombano hanno di nuovo riacceso i riflettori sulla questione sicurezza, ma la questura frena e invita ad evitare allarmismi. Del resto – ha spiegato lo stesso questore Vincenzo Ciarambino – “l’aggressione che si è verificata soltanto per un caso fortuito in zona Porta San Pietro non deve far pensare ad un ritorno di criminalità in questa zona o ad un problema di sicurezza specifico. Nondimeno l’attenzione resta alta e lo dimostrano le ultime operazioni che sono state effettuate in zona per evitare nuovi incidenti”. “Ferma restando la necessità di mantenere i nervi saldi – afferma al riguardo Raspini – ed evitare reazioni dettate dall’emotività che spesso conducono a valutazioni errate, confidiamo nel lavoro della questura che già in queste ore sta contribuendo a fornire un quadro più preciso degli accadimenti di stanotte i quali sembrano profilarsi come due eventi completamente autonomi l’uno dall’altro”.
“E’ chiaro che il susseguirsi di episodi e segnalazioni – prosegue l’assessore – pur senza drammatizzare, ci chiama ad una riflessione su quello che sta avvenendo in alcune zone del centro storico e non solo. Per questo motivo il Comune, che considera la sicurezza fra le sue priorità, si mette fin da subito a disposizione delle autorità di pubblica sicurezza, prefettura e questura, per implementare tutte le azioni che esse riterranno opportuno mettere in campo”.
Il sindaco a questo proposito nelle prossime ore scriverà al prefetto per chiedere la convocazione di un apposito comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
La questura è pronta a fare la sua parte. L’idea è infatti quella di proporre di installare telecamere nella zona di Porta San Pietro che finora è rimasta esclusa dal sistema di videosorveglianza. Altro punto “caldo” su cui si vuole intervenire è quello di Porta Santa Maria.