Il garante dei detenuti boccia l’infermeria del S. Giorgio

22 settembre 2015 | 13:30
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Il garante dei detenuti boccia l’infermeria del S. Giorgio

Ieri il garante regionale dei diritti dei detenuti ha visitato la casa circondariale di Lucca insieme al consigliere regionale Gabriele Bianchi. I detenuti sono in calo e la situazione risulta più vivibile anche se restano, secondo il garante, le criticità. “Nota dolente e da risolvere con priorità nel carcere di Lucca è la condizione dell’infermeria”. Il servizio è allestito, ha detto Franco Corleone, garante regionale dei diritti dei detenuti, in “un’unica stanza che ospita tre scrivanie accanto al letto per i pazienti e ai presidi medici necessari”. Corleone ha ribadito la necessità di “spazi separati per malati e personale, con accesso diretto al bagno e soprattutto in un’adeguata igiene”. 

“La situazione dell’istituto, rispetto alle precedenti visite – ha detto Corleone – mi è apparsa migliorata e più vivibile. I detenuti sono 102, su una capienza di 92 posti, in calo rispetto alle quasi 200 presenze dell’anno scorso. Di questi, 23 sono in carcere per avere violato l’articolo 73 (“Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”) del testo unico sulle droghe”. Corleone ha rilevato che nel carcere tre sezioni sono aperte durante il giorno, mentre una quarta che ospita i detenuti prossimi all’uscita è sempre aperta. Un’intera sezione, l’ottava, che si snoda su due piani, è in fase di ristrutturazione e, una volta ultimata (fine giugno 2016), sarà dedicata alle attività trattamentali come socializzazione e corsi di formazione.