Sequestri per mafia in Salento, sigilli anche a beni di un lucchese

22 settembre 2015 | 09:46
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Sequestri per mafia in Salento, sigilli anche a beni di un lucchese

Beni per un valore complessivo di un milione di euro, riconducibili al clan Padovano della Sacra corona unita, attivo a Gallipoli e nel suo hinterland, sono stati sequestrati dai carabinieri nel corso di un’operazione scattata stamattina (22 settembre). Il decreto di sequestro preventivo, eseguito dai carabinieri del Ros e dai loro colleghi del comando provinciale di Lecce, è stato emesso dal gip del tribunale salentino su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce e riguarda, in particolare, elementi di spicco del clan mafioso. Tra i beni sequestrati vi sono una sala giochi e tre agenzie investigative. Il sequestro scaturisce dalle indagini di natura patrimoniale condotte dal Ros di Lecce, coordinato dal colonnello Paolo Vincenzoni, e rappresenta la fase conclusiva dell’indagine Baia verde che ha colpito, nel triennio 2013 – 2015, una tra le piu’ agguerrite organizzazioni mafiose attive nella provincia di
Lecce.
Il provvedimento di sequestro preventivo eseguito stamani dai carabinieri del Ros di Lecce nei confronti del clan Padovano della Sacra Corona Unita, ha riguardato, in particolare, proprietà immobiliari, beni mobili e aziende riconducibili a Gabriele Cardellini, 31 anni, gia’ arrestato per associazione mafiosa e altri reati, Eugenio Corchia, 34 anni, indagato nell’operazione ‘Baia Verde’ per intestazione fittizia di beni, entrambi di Gallipoli, e Luca Tomasi, 42 anni, nato a Lucca e residente a Carpignano Salentino (Le), arrestato sempre nell’operazione Baia Verde per associazione mafiosa.