





di Roberto Salotti
Controlli a tappeto dall’alba di stamani (3 ottobre) in tutta la Lucchesia. La questura ha messo in campo un vasto dispositivo per il contrasto dei furti in abitazione e delle rapine, coordinando i servizi delle altre forze dell’ordine che vi hanno preso parte. In particolare, oltre ai controlli lungo le principali arterie che danno accesso alla città, gli investigatori si sono concentrati al campo rom di via delle Tagliate, dove oltre agli agenti della squadra volanti di Leonardo Leone, sono intervenute le pattuglie del Reparto prevenzione crimine della Toscana – in tutto 8 equipaggi sul territorio -, la polizia municipale di Lucca, il corpo forestale dello Stato e i carabinieri.
Per quello che riguarda l’area delle Tagliate l’obiettivo della polizia, su indicazione dello stesso questore Vincenzo Ciarambino, era quello di verificare la presenza nelle casette mobili di persone non autorizzate o di pregiudicati. Un lavoro certosino che, con la collaborazione della polizia municipale, sarà completato nelle prossime ore. Ma già sono emerse alcune situazioni da indagare, anche se le persone identificate si sono dichiarate ospiti delle famiglie.
Utenze manomesse. Durante il blitz, la polizia ha chiamato i tecnici della Geal che sono intervenuti per chiudere alcune utenze dell’acqua che erano state recentemente manomesse. Sono stati accompagnati da polizia e vigili urbani, verificando sul posto lo stato dei contatori dopo una denuncia presentata alcune settimane fa alla questura. A settembre, infatti, la Geal si è accorta della manomissione di quattro utenze (in un caso è stato addirittura rimosso il contatore): ignoti si sono allacciato abusivamente alle utenze che erano già state chiuse per disdette o per morosità. Dopo questa verifica, la Geal aveva presentato regolare denuncia, al momento contro ignoti. Le indagini della polizia adesso mirano a individuare i responsabili del furto d’acqua.
Refurtiva e rifiuti pericolosi. Il maxi controllo si è sviluppato nelle prime ore del mattino, con una particolare attenzione anche sul fronte ambientale. Di questo settore in particolare si sono occupati i militari del corpo forestale. Tra le case mobili sono state rinvenute bombole del gas e altri rifiuti pericolosi. La polizia stradale, invece, sta svolgendo tutti gli accertamenti del caso su alcuni rottami di auto, biciclette e motorini ritrovati nell’area del campo rom e considerati di dubbia provenienza.
I carabinieri, invece, hanno rinvenuto diversi pancali che potrebbero essere provento di furto, ma anche su questo punto serviranno ulteriori accertamenti.
Nel campo rom sono stati identificate tutte le persone presenti, trovate in numero maggiore rispetto a quelle autorizzate.
Controlli a tappeto. Il dispositivo di controlli è scattato già ieri in Versilia, voluto espressamente dal questore di Lucca, Ciarambino, che si è messo alla guida di un’operazione interforze che sta coinvolgendo tutto il territorio della provincia. Dalla Versilia, appunto, fino alla Piana – dove sono stati allestiti posti di controllo – e infine la Valle del Serchio e la Garfagnana. Le volanti della questura si sono concentrate lungo le strade di accesso alla città e hanno identificato diversi automobilisti. Gli agenti hanno eseguito anche controlli in svariati Compro Oro della città e della provincia, per verificare eventuali situazioni illecite o la presenza nelle rivendite di oggetti provento di furto e piazzati così sul mercato da malviventi.
FOTO – I controlli al campo rom (di Giuseppe Cortopassi)